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Grillo, la democrazia e i Ratòry...


   Ho avuto spesso dei vivaci scambi di idee con i miei coetanei su Grillo e il suo movimento. Molti di noi hanno pure votato per il M5S alle ultime regionali, contribuendo all'elezione di Matteo Mangiacavallo. Quando sentiamo parlare di democrazia esercitata sul web, ci chiediamo come mai Grillo ritenga che possa essere democratico uno strumento che non tutti hanno a disposizione per esprimere il loro consenso o meno alle proposte del movimento. Per dirla in parole povere, pensiamo davvero che tutti abbiano a disposizione un pc e le sue applicazioni? Vi dico subito di no. E anche se a casa c'è un pc, pensate che tutti siano in grado di utilizzarlo? Assolutamente no. Ve lo dico con cognizione di causa perchè conosco tantissime persone della mia età che pur avendo una media istruzione, il computer non lo sanno ancora usare o non lo possiedono. Queste ultime, come pensa Grillo di coinvolgerle nelle sue "democratiche" scelte? Non pensa che una larghissima fascia della popolazione sia tagliata fuori da un'impostazione quasi escusivamente basata sul web?Molti di noi esprimono tale perplessità con grande sincerità e rammarico. Sapete quante ore le persone "anziane" passano davanti alla tv? E chi ci trovano? ...Il cavaliere, no?Non certo Grillo! E sappiamo tutti benissimo quanto la comunicazione televisiva la continui a fare da padrone in Italia. E allora? Anche loro vanno a votare...e con la vita che si prolunga, sono (siamo) la stragrande maggioranza.