ratòrysciacca

Cannilera di Pasqua


Che belli i nostri Cannileri/a! (plurale maschile o neutro alla latina).Mia madre metteva nell'impasto tantissimo sesamo e quando si mangiavano, quella pasta di pane aveva un gusto tutto particolare, quello delle uova sode e del sesamo, appunto. Oggi i fornai mettono il sesamo solo sopra, come decorazione. Io li preferisco salati, ma nella tradizione siciliana, sono più le versioni dolci....Al confine tra i pani e i dolci erano  "i pupi cu l’ova", che avevano fattezze non solo antropomorfe ma anche zoomorfe, o erano semplicemente oggetti in ogni caso comunque erano di due o più uova sode. Questi pupi però ebbero una tale diffusione che il loro nome si estese anche a pani e dolci pasquali di forme diverse, il Pitrè infatti afferma che "i pupi rappresentano le maggior stranezze della fantasia con forme di bambole, pupattole, mostri, imbottiti di uova sode, lo studioso tra le varie forme si sofferma sul "russuliddu" "un chierico rosso della cattedrale di Palermo, vestito di cotta e di sottana con un bell'uovo in ventre. Molto ampia è dunque la tipologia di questi speciali pani che prendono nomi diversi a seconda della località in cui sono preparati, sono infatti chiamati "panaredda" a Favara e a Palazzolo Acreide, "campanara" a Marsala, Mazara e Trapani "cannatuni" nei paesi del Belice, "cuffitteddi" (da piccola coffa, sporta) a Buccheri, "cannilera" a Sciacca, Licata e Avola, "vaccareddi" a Castelvetrano e partanna, "cicìu cicìuliu" a Lentini e Adrano, "cannateddi" a Montelepre, "cuddura cu l'ova" Messina, "cavadduzzi" a Melilli, "purcuspinu" a Giarre e a Noto.....