ratòrysciacca

Messico...a modo nostro.


 
Il viaggio "fai da te" è il nostro credo:quello mio, di Angelo mio marito, della mia amica Licia e di suo marito, Gino. Noi quattro abbiamo girato il mondo, iniziando, ovviamente, dall'Europa e , progressivamente, spostandoci negli States e quest'anno in Messico. Mentre l'aereo (American Air Lines) ci portava a Città del Messico,il giorno 24 settembre, avevo nelle orecchie la canzone di Jannacci "Messico e nuvole". ...e le nuvole erano proprio lì, sul cielo della città, come bambagia sospesa a fiocchi. Questa enorme metropoli (la più grande del mondo!) 22 milioni di abitanti ci ha accolto con il sole , non con la pioggia come dicevano le previsioni del tempo da noi consultate. In aereoporto...c'era da perdersi...ma abbiamo cercato la Herz e abbiamo ritirato l'automobile che avevamo noleggiato.Il navigatore Garmin aveva problemi e , contatto dopo contatto (umano si capisce) abbiamo rintracciato l'hotel.
Lo Zocalo di Città del Messico  ci accoglie, la mattina dopo, con la sua enorme bandiera tricolore e la sua scritta di benvenuto.La nostra divisa quotidiana:pantaloni, magliette (le più malandate del guardaroba personale),kway, guida Lonely Planet, occhiali da sole e da vista, borsa(anche questa vecchia ma multitasking) con dentro passaporto e carte di credito. Cambio in pesos. Gino ha una calcolatrice speed x calcolare il cambio.Licia ha il suo nuovo tablet, noi una Canon e il cellulare.E tante medicine al seguito.Da CIttà del Messico a Puebla,Oaxaca, quindi a San Cristobal de las Casas,Palenque,Tulum, Playa del Carmen,e pernottamento a Villahermosa e rientro a Città del Messico. Abbiamo lasciato l'auto noleggiata il giorno 9 Ottobre e siamo partiti per Miami dove ci siamo fermati fino al 13. Il 14 Ottobre partenza per l'Italia.
Questo viaggio è stato una sfida con noi stessi, con la nostra età (da 65 a 68), con il nostro fisico, e il nostro cervello. Abbiamo visitato splendide chiese e palazzi;abbiamo visto opere d'arte e artigianato, abbiamo incontrato gente semplice e onesta; abbiamo scattato centinaia di foto a un paesaggio sempre diverso e straordinario; sappiamo tutto degli Atzechi, dei Maya, dei similari popoli dai nomi impossibili;ci siamo fatti il bagno ai Caraibi, in un mare caldissimo; abbiamo mangiato cibo del posto, ma ci siamo anche cucinati gli spaghetti al pomodoro in un appartamento preso in affitto a Miami; abbiamo gustato la frutta messicana; abbiamo percorso migliaia di chilometri attraverso strade deserte ma con tante topas (rallentatori di velocità) se solo c'era una capanna abitata.
Nessuno ci ha dato fastidio.Tutti ci hanno dato una mano, se abbiamo chiesto aiuto per qualcosa, fosse un'indicazione o altro .Abbiamo sfidato l'altitudine di Città del Messico e il caldo umido delle Chiapas, le temperature caldissime dei Caraibi.Dappertutto condizionatori e WI-FI hanno reso piacevole il nostro soggiorno. Fantastico Whattsapp! Comunicazioni quotidiane assicurate con famiglia e amici.
Che dire?La sfida...anche stavolta...l'abbiamo vinta. Ne abbiamo per un anno di parlare di questo viaggio. Grazie ai miei compagni di viaggio per l'aiuto, il sostegno e la gioia che abbiamo condiviso.Flavia