ratòrysciacca

Baccalà alla ghiotta ratòry


Dal mio fruttivendolo Maurizio sono arrivate le "pale" di baccalà salate. Per me e altri due amici  ne basta una da sette etti. La tengo a bagno per due giorni in acqua fredda, cambiando l'acqua almeno tre volte al giorno, oprazione indispensabile per dissalare il pesce e renderlo commestibile. Faccio a pezzi il baccalà e lo infarino con la semola di grano. Lo friggo in olio di arachidi ben caldo e lo metto da parte. Intanto preparo un soffritto di cipolla e vi butto della passata di pomodoro, senza salarla, attenzione! Faccio cuocere nel sugo dei pezzetti di patate e appena queste sono cotte, unisco il baccalà.Come vedete, in questa ricetta non ci sono olive , capperi e quanto altro si trova in altre ricette di baccalà. Io mi sono attenuta a quella di mia madre, che era proprio così semplice, semplice.