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"U gabillotu":tradizioni e curiosità siciliane


L’albero che impera in questo triangolo di terra di Cutrone, di proprietà di mia moglie, è il carrubo ( termine scientifico : Ceratonia siliqua).Non appena si varca il cancello d’ingresso, ti si para dinanzi un maestoso carrubo di venti anni circa. In tutto il terreno che circonda la casa ne esistono, tra vecchi e giovani, sedici.L’ingente numero di piante esistenti in questo piccolo fazzoletto di terra(circa 1.000 mq), mi ha indotto ad effettuare delle ricerche, che hannodato sorprendenti risultati.Ho scoperto che Il carrubo è originario del Mediterraneo orientale (Turchia mediterranea, Siria, Israele, Libano).Una deduzione storico familiare, mi suggerisce di riconoscere che i carrubi di Cutrone sono di origine romana: non per niente mia moglie,la proprietaria, si chiama Flavia.Il termine “carrubo” deriva dall’arabo Kharrub o Charnub; anche il termine “carato” che indica il seme del carrubo deriva dall’arabo “qirat”. Furono gli arabi ad utilizzare il seme del carrubo, per la sua uniformità, come unità di peso per i diamanti, le pietre preziose, le perle e l’oro.Fino al secolo scorso la colturaè stata utilizzata per l’alimentazione del bestiame (bovini, ovini, suini  soprattutto equini) e per l’alimentazione umana. Oggi la coltura è in decadenza,ma la proprietaria Flavia ne impone la coltivazione.L’albero del carrubo è molto longevo, ha uno sviluppo lento, è sempreverde e presenta una chioma folta e molto ampia, il diametro raggiunge e supera i 10m. Una pianta adulta di carrubopuò produrre 100kg di frutto da cui si ottengono 10Kg di semi di carrube (carati). La polpa è costituita per il 10-30% da glucosio e saccarosio, per il 20-58% da mucillagine, cellulosa (10%) e da un 8% di proteine. Questa componente proteica  rende i frutti  estremamente preziosi. Oggi la polpa è destinata esclusivamente alla produzione di “Cacao” un surrogato del cioccolato povero di grassie privo delle sostanze eccitanti tipiche del cioccolato. Molto più importane della polpa  è la farina di semi di carrube utilizzata nell’industria alimentare, farmaceutica, tessile e cartacea.La farina è costituita per l’80% di “carrubina” una gomma naturale composta di cannoni e galattoni che ha la capacità di assorbire acqua per 100 volte il suo peso. Per questa caratteristica è utilizzata come addensante nell’industria dolciaria soprattutto per la produzione di stabilizzanti per i gelati. Per le sue proprietà astringenti, antidiarroiche e rinfrescanti è utilizzata anche nell’industria farmaceutica.  Le nostre nonne un tempo preparavano con le carrube mostaccioli, biscotti, pasta, dolci, mostarda, marmellata di polpa macinata e, con la polpa torrefatta un gustoso surrogato del caffè e del cioccolato. Ancora oggi , con la polpa, si ricavano liquori eccezionali, paste, sorbetti e sciroppo.