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Novità Antiche di Carnevale


Raramente si assiste a spettacoli così travolgenti, tali da coinvolgere le persone nell’ascolto delle musiche, nell’attrazioni dei colori e dai meravigliosi costumi. Beh, se il carnevale di Sciacca quest’anno è valso a qualcosa, si può dire che per lo meno un traguardo l’ha raggiunto. Ritrovare le tradizioni popolari  che sembravano perdute, e ciò lo si deve soprattutto al carro “Sicilia Isula d’Amuri”. Nell’ultimo ventennio  abbiamo assistito allo svolgersi di carnevali monouso: un carro, un inno e un copione. Al di là dell’organizzazione, come al solito deficitaria, si è insistito su una tipologia di Carnevale avulso dal contesto culturale di provenienza, per inserirsi  invece in un ambito di usa e getta. Cosa accaduta puntualmente, tant’è che nessuno ricorda, tranne qualche caso, Carnevali esemplari che abbiano detto qualcosa, a parte gli inutili e sistematici riferimenti ai politici per le loro incompiute e per le loro malefatte.Fermarsi davanti al carro “Sicilia Isula d’Amuri, e al suo gruppo a terra, ascoltare la sua musica, riconcilia l’ascoltatore con le sue origini siciliane e le sue tradizioni. Vedere in simbiosi immagini di cartapesta della Sicilia fortemente rappresentative, interpretati  in gesti e movimenti da giovani ragazzi, vedere nella luminosità delle loro espressioni e contestualmente il loro gioire, fa presa verso l’astante, ciò è emozionante, un brivido risale internamente ed è come una scintilla che scuote un torpore antico, sonnolente, bloccato. Se volessimo estrapolare tale esempio e inserirlo in un contesto più ampio,  potremmo dire che questo è la spinta che può incidere sul nostro  futuro, ritrovare la fierezza di essere siciliani, di possedere tutte le tradizioni necessarie per capovolgere una situazione perdente in azione vincente. Carnevale deposito di tradizioni culturali per ricordarci chi siamo, cosa abbiamo, ma soprattutto a che cosa potremmo ambire. Diga/