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Carnevale: tutto bene tranne……..


  Senza andarsi ad associare con  tutti coloro, dall’ultimo presentatore al primo cittadino, che dal palco hanno distribuito complimenti a fine festa, oggettivamente occorre concordare con l’idea positiva di un carnevale di ottima fattura dove i vari ingredienti composti da una buona regia, da ultimo ha prodotto un efficace risultato. Ciò era il minimo che ci si poteva attendere, tutti ricordano il fondo classifica a cui era stato assoggettato il carnevale di Sciacca negli ultimi anni. Una risalita verso posizioni di rango di questo era auspicato, per tutto ciò che esso rappresenta in termini economici, sia d’investimento, sia di resa e non solo. E’ con questo che devono confrontarsi politici ed organizzatori della festa quando si autocelebrano. C’è da essere lieti per un ritrovato carnevale che quest’anno è risorto all’insegna delle proprie tradizioni sicule e italiane, contestualmente ad una risposta satirica a quanti vogliono segare l’Italia. Il culmine di quanto precede sono gli inni, primo fra tutti “Fratelli d’Italia”. Un aspetto che deve essere migliorato sicuramente è quello della sicurezza che ruota attorno al rogo di Peppennappa. Assistervi dall’interno è un esperienza a dir poco pericolosa e sconvolgente. Non so quante migliaia di persone si erano accalcate per l’evento dentro la piazza Angelo Scandaliato, certamente più di quante ne può contenere in condizioni di fruibilità normale. Non c’era spazio neanche per le braccia. La creazione dello spazio utile per il rogo ha reso necessario l’arretramento delle file d’avanti verso quelle posteriori, è ciò produceva delle ondate di spinta gli uni verso gli altri, che si scaricavano sulle persone le quali non potendosi allontanare fisicamente venivano compresse, con il reale rischio di farsi male; in giro per l’Europa vi sono tanti esempi di questo tipo. Dentro l’area di sicurezza formatasi attorno al rogo di Peppennappa c’erano le rappresentanze di tutte forze dell’ordine compresi i Vigili del Fuoco, che naturalmente si adoperavano, per il principio di sicurezza, affinché nessuno si infortunasse per il rogo. Ma il problema era dietro le prime file. Non sembra che qualcuno abbia riflettuto su tale evenienza. Tale rischio è stato da sempre sottovalutato tant’è che si è continuato a bruciare il Peppennappa senza tenere in debito conto dei risvolti della bruciatura del pupo. A mio avviso occorre pensare bene se si tiene alla salute delle persone oppure al “the show must go on” cioè lo spettacolo deve continuare. Una domanda: il rogo di Peppennappa toglie o aggiunge qualcosa allo spettacolo di carnevale, sarebbe bene riflettervi sopra, al fine di scongiurare pericoli./Diga