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"L' Italia, senza la Sicilia, non lascia alcuna immagine nell' anima: qui è la chiave di tutto". Goethe

 

 

« Picureddi di PasquaC'era una volta... »

Lettera alla mia nipotina

Post n°254 pubblicato il 21 Aprile 2011 da flaverd
 

i "Lavureddi" del giovedì santo

Tu, piccola mia, ancora non sai cosa vuol dire "lavureddu", ma l'interesse che hanno suscitato in te quei piccoli germogli che ti ho fatto vedere in campagna, teneri e bianchi,  mi hanno dato ancor di più la certezza della perfezione e magnificenza non solo della natura, che fa il suo magnifico corso, ma dell' infantile istinto che è in noi e che ci fa riconoscere l'evento fantastico della vita.I tuoi occhi brillavano, le tue manine si avvicinavano a quei germogli in atto di accarezzarli, come se tu riconoscessi quella nuova vita che stava per germogliare.Ed in effetti è la vita.La natura ogni anno, in primavera, risorge, partorendo nuovi germogli, nuove vite, nuove essenze. Suppongo che anche per questo la Pasqua Cristiana si celebra in questo periodo.Alla la tua età anch'io, forse, mi sono emozionato come te, alla vista di li "lavureddi"  (piccoli rappresentazioni miniaturizzati di campi di grano), ma la mia meraviglia nasceva anche dal fatto che vedevo come mia madre li preparava.Adesso che la tecnologia ci ha allontanato anche da queste tradizioni, e non il fatto che non ci sia più il tempo per farli, ti voglio spiegare come venivano realizzati.Il primo venerdì di quaresima, mia madre prendeva dei piccoli contenitori, ci metteva dentro del bianco cotone, lo inumidiva e sopra vi collocava semi di frumento o di lenticchie.Il recipiente veniva messo a dimora sotto il letto al buio e si aspettava che i semi germogliassero.Quante volte mi sono infilato sotto il letto per vederli spuntare, e quante volte subivo affettuosi rimproveri, perché non dovevo fargli prendere la luce .!Il risultato, alla vigilia della Pasqua era:-per quelli realizzati con il frumento, venivano fuori bianchi e sottili germogli dritti e fitti, che poi venivano abbelliti con vistosi fiocchetti e si dava loro la forma della croce;-per quelli realizzati con le lenticchie, venivano fuori bianchi e sottili germogli pendenti dal vaso che venivano sistemati  per adornare il pavimento del Sepolcro.Si preparava il tutto per il Giovedì Santo. I lavureddi dovevano essere "beddi, bianchi e longhi" .Quelli verdi non venivano apprezzati, perché avevano preso luce e manifestavano l'indiscreta  curiosità di chi li aveva preparati.La sera del mercoledì Santo, ben coperti, venivano portati nella parrocchia  a cui si apparteneva, in modo da allestire i Sepolcri o "altareddi" di Pasqua.Ti prometto che il prossimo anno li faremo insieme.

Buona Pasqua.

Nonno Angelo

 

 

 

 

 

 
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