Creato da flaverd il 08/04/2010
 

ratòrysciacca

"L' Italia, senza la Sicilia, non lascia alcuna immagine nell' anima: qui è la chiave di tutto". Goethe

 

Messaggi di Febbraio 2012

Il salvatore della patria

Post n°406 pubblicato il 29 Febbraio 2012 da flaverd
 

Cominciano a circolare i nomi dei candidati alle prossime amministrative. Si parla del ritorno di Ignazio Cucchiara, della candidatura di un magistrato, di Giovanni Vaccaro, insomma si cerca una persona che sia il "salvatore della patria". Per non parlare poi della ricerca affannosa di donne che , per legge, debbano far parte di una lista,donne che i partiti non si sono degnati di cercare in tempi normali o peggio, che hanno osteggiato nel momento in cui erano coinvolte in politica. (Ne sa qualcosa chi scrive che nel lontano 1989 si candidò alle amministrative  e fu falcidiata dai maschi dello stesso partito e della stessa corrente!Che cafoni! Mi ricordo che ero l'unica donna della lista e che, ai comizi, mi facevano pure lo sgambetto per farmi cadere.Non ci credete, vero? Ma è la verità). Tornando all'ipotesi di una candidatura a Sindaco, dopo una perduta speranza di qualche giovane, si torna a parlare di persone di un certo calibro per quanto concerne preparazione, competenza ed esperienza. E' vero che Ignazio Cucchiara ha dato buona prova di sè e che si era circondato di persone che hanno lasciato un buon ricordo (Mariolina Bono come vicesindaco)e altri. Inoltre era un Sindaco presenzialista (andava dovunque lo invitassero, con la ineffabile moglie Anna, persino ai battesimi e ai compleanni). Lo sentivi presente. Era attentissimo ai giudizi della stampa(questo forse un pò troppo).Rischiava di suo, spesso.Era colto e amministrativista. Al contrario Mario Turturici non amava presenziare a cerimonie e , pur essendo invitato con tutti i crismi, non si presentava agli appuntamenti (questione di riservatezza?) mah!Non doveva avere un buon consulente di immagine, secondo me. la gente, a Sciacca, ci tiene a certe cose.Taccio di Vito Bono. Non ci ha dato abbastanza tempo per giudicare, ma per riflettere,sì.

 
 
 

Il mandorlo è già fiorito.

Post n°404 pubblicato il 24 Febbraio 2012 da flaverd
 

Che meraviglia, la natura siciliana. Pronta a rinascere e a farsi ammirare dopo qualche giorno di sole appena! E' come se anche noi stessi volessimo risollevarci e tendere le nostre braccia al cielo per cogliere il tepore del sole e catturarne tutta la vitalità che sembrava averci abbandonato nelle scorse settimane.

 
 
 

Usciamo dal letargo!

Post n°403 pubblicato il 23 Febbraio 2012 da flaverd
 

Finalmente una bella giornata di sole, dopo un inverno tanto pesante. Sembriamo come le lumache che escono dal loro letargo per godersi un pò di tepore. Via alle passeggiate, alle escursioni, agli spazi di natura da godersi, dopo tanto freddo. Per la prima volta, dopo decenni, abbiamo fatto ricorso persino alle mitiche borse dell'acqua calda. ai berretti di lana, ai guanti pesanti, ai pigiamoni di pile.Speriamo che sia veramente finita!

 
 
 

Ultimo giorno di Carnevale...al supermercato!

Post n°401 pubblicato il 21 Febbraio 2012 da flaverd
 

E' l'ultimo giorno di Carnevale. I bambini sono tutti a casa perchè le scuole sono chiuse per disinfestazione. Significa che noi nonne siamo tutte impegnatissime nel nostro ruolo di intrattenere i nostro nipoti, IN QUESTO GIORNO DI FESTA A SCIACCA.
Dove portarli, per toglierli dall'ambiente domestico? I luoghi per i bambini in questa città sono talmente tanti che c'è l'imbarazzo della scelta...sììììììììì!
Il parco giochi della Perriera? Chiuso. Già , quando è chiuso l'ufficio comunale . è chiuso anche lo spazio giochi. Li portiamo in uno di questi locali tanto pubblicizzati in tv? Chiuso! Apre non si sa quando e a che ora.Nessuna indicazione. Non rimane che il supermercato. Poveri bambini!

nella foto: le gambe di Flavietta e Mario

 

 
 
 

Buon Carnevale!

Post n°400 pubblicato il 20 Febbraio 2012 da flaverd
 

Mia madre iniziava quindici giorni prima a preparare le sue pietanze e i nostri vestiti di Carnevale. Così la nostra mandarda di Via Cappellino diventava una specie di laboratorio sartoriale-gastronomico per quasi due settimane. Cominciavamo con il "giovedì dei parenti" per entrare nel vivo il giorno del giovedì grasso, quando si mangiava tutti insieme il ragu di maiale e salsiccia con i maccheroni fatti in casa. Le canne su cui mia nonna aveva messo a stendere la pasta erano in parallelo con una corda su cui mia madre aveva stirato e steso i nostri vestiti dei carri allegorici degli anni precedenti, nel caso in cui volessimo vestirci in maschera(così trovavamo tutto in ordine e pronto.) Nel pomeriggio di giovedì, dopo pranzo, impastava la pignolata per friggerla calda calda e mescolarla al miele. Più tardi si cominciavano a sentire le musiche diffuse dagli altoparlanti dei minicarri e dei gruppi mascherati. Mi affacciavo per vedere passare tanti giovani in maschera che raggiungevano le loro comitive. I miei ripassavano il copione del carro in salotto, io mi preparavo il materiale per la diretta televisiva che mi avrebbe impegnato da sabato a martedì.Le telefonate si susseguivano continuamente, mentre i nostri occhi erano puntati al cielo(pioverà? non piovera?). Mia madre, intanto, pensava al pranzo dell'indomani e degli altri giorni(da giovedì ci piazzavamo in massa in casa sua e bivaccavamo lì per tutti i giorni di Carnevale). -che dici faccio la pasta a forno, domani?-Sì, mamma, va bene!-ma a li piccididdi ci lu pruvasti lu vistitu novu, fazzi chi ci manca qualchi buttuni,va'. Mettici la magghia di lana sutta, chi fa' friddu. -va bè, mà. Ma i nostro pensieri fissi erano al carro. Chissà se al montaggio veniva bene!Vedremo, domani...

 

Foto del gruppo"lu munnu è un circu" 1984

 
 
 

Il Sindaco che vorrei...

Post n°399 pubblicato il 15 Febbraio 2012 da flaverd
 

Dovrebbe essere giovane e di bella presenza, insomma...avere un certo carisma, un appeal irresistibile. Dovrebbe essere fortemente comunicativo, nel senso della competenza informatica, ma anche del linguaggio. Dovrebbe essere elegante, ma senza sfoggio. Dovrebbe essere ambientalista convinto. Dovrebbe essere colto, ma non saccente. Dovrebbe avere competenza amministrativa e giuridica. Dovrebbe essere rigido e inflessibile nell'applicazione delle norme a difesa della legalità. Dovrebbe vigilare costantemente sull'operato di tutti i dipendenti comunali, ma non per punirli, bensì per stimolarli alla produttività. Dovrebbe creare una task force a difesa del patrimonio artistico e urbanistico, avvalendosi di esperti, non di consulenti pagati. Dovrebbe avere occhi e orecchie dappertutto, avvalendosi di una rete informatica di contatti con le associazioni che si occupano del territorio.Dovrebbe collaborare con le categorie sociali, ma senza cedere alle loro pressioni, se non motivate dal progresso della città. Dovrebbe spingere la collettività a un maggior senso civico, premiando chi tiene puliti i propri spazi privati,invitando i proprietari di animali a non sporcare i marciapiedi e le aiuole, stringendo i tempi per la raccolta differenziata dei rifiuti , emettendo delle ordinanze che puniscano severamente chi sporca gli spazi pubblici, costringendo i privati alla manutenzione delle facciate delle abitazioni.Dovrebbe essere un termalista convinto. Dovrebbe dare l'esempio in prima persona girando a piedi per la città, rinunciando a privilegi e auto di rappresentanza. Dovrebbe essere forte, energico e coraggioso. Modernissimo.

Chiediamo troppo?


 
 
 

Paesanismo

Post n°397 pubblicato il 13 Febbraio 2012 da flaverd
 

Qualche sera fa, mi sono ritrovata allo stesso tavolo, in pizzeria, con tre signore di mia conoscenza che non vivono a Sciacca da qualche anno. A sentire le loro bordate contro Sciacca e gli sciacchiatani, c'era da alzarsi dal tavolo e andare via, piantandole in asso. Ma non l'ho fatto e sapete perchè? Perchè avevano ragione su tutta la linea sparlando di noi e della nostra mancanza di senso civico, parlando dell'arretratezza del nostro paese, della mentalità balorda dei nostri commercianti, delle scelte "paesane" che tutt'oggi ci caratterizzano, del ritardo di uno sviluppo che sì è ventilato sin dagli anni 80 e che ormai è diventato una chimera. E ancora della nostra arretratezza culturale, dell'incuria in cui è lasciata la città (basti vedere le facciate degli edifici ristrutturati, una specie di eterno carnevale anche qui), senza una specifica scelta urbanistica, senza una guida, ancora con le diatribe tra negozianti e amministratori, ancora senza depuratore, ancora senza mercato ittico , ancora senza parcheggi, ancora senza... Basta!La pizza mi è andata di traverso e mi sono congedata con l'amaro in bocca, uscendo come un cane bastonato.

Che fatica, essere sciacchitani!

 
 
 

Impareggiabile...broccoletto sparaceddu.

Post n°395 pubblicato il 06 Febbraio 2012 da flaverd
 

E' umile, è modesto, è fresco di giornata, costa pochissimo, si cuoce in 5 minuti. Cosa si può volere di più da un ortaggio di stagione?Intanto spieghiamo che in lingua italiana i broccoli sono ciò che noi chiamiamo comunemente “sparaceddi” poiché  per noi i broccoli sono quelli che in genere sono i cavolfiori (quelli usati per la pasta con i broccoli in tegame)."'U sparaceddu" vero e proprio è invece quello che come forma rassomiglia alle cime di rapa pugliesi (tanto per comprenderci perché il gusto è completamente diverso e le infiorescenze sono più piccole).
Questi broccoletti siciliani sono una varietà della brassica oleracea virdis, ovvero la categoria di cavoli, broccoli, cime di rapa, cavolfiore, broccoletti, ecc.). Si tratta di ortaggi particolarmente ricchi di sostanze nutritive, come le vitamine A, C, E, il calcio, minerali e composti fenolici (composti aromatici)  che li rendono particolarmente benefici alla salute. Basta lavare le cimette sotto l'acqua corrente, tuffarle per pochi minuti in acqua bollente salata, scolare e...versarvi sopra un' appetitosa panure di mollica abbrustolita con acciughine sottolio di Sciacca. Bontà assicurata.

 
 
 

Le stesse facce di bronzo...pronte a scendere in campo.

Post n°394 pubblicato il 05 Febbraio 2012 da flaverd
 

Dalle loro dichiarazioni da facce di bronzo, sono tutti pronti a ricandidarsi per le prossime amministrative.Sì sono gli stessi che hanno portato al tracollo la nostra città, che hanno permesso , con le fette di mortadella negli occhi, il tramonto delle nostre Terme, la sfiducia negli investitori,l'emigrazione dei nostro figli, l'abbandono delle nostre speranze.
Le colpe del tracollo di Sciacca non gli appartengono assolutissimamente(perdonate il superlativismo neologistico). Lo scaricabarile è il loro credo, l'incompetenza la loro forza.
Ora si ricandidano...GLI STESSI DI PRIMA!

 
 
 

Donne in politica a Sciacca...il deserto.

Post n°392 pubblicato il 03 Febbraio 2012 da flaverd
 

Nessuna donna vuole fare politica a Sciacca. Nessuno ha da proporre o segnalare delle donne che possano portare avanti le nostre aspettative. Da parte nostra non voleva essere un rigurgito di femminismo, bensì una provocazione per stimolare a un rinnovamento della nostra classe politica, fatta anche dalle donne. Il riaffacciarsi sulla scena di certe facce viste e riviste, masticate  e mal digerite, il risentire prommesse mai mantenute,l'impudridirsi di problematiche mai risolte, fa venire il voltastomaco. Qualche anno fa, ho fatto accenno a una famosa frase del "Gattopardo" e mi fu rimproverato di essere troppo pessimista. E ora ci ritroviamo con certi personaggi abbarbicati alle poltrone. Si parla di nuove elezioni, ma senza parlare di programmi. Si fa riferimento solo a cariche e manovre dei partitucoli locali e si sta al palo per mesi aspettando...che cosa?

 
 
 

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PERCHè RATòRY?

 

Ratorio è un termine dialettale da noi italianizzato. Indica oggetti o persone che, per essere antiquati o inutili, vanno collocati in soffitta. Facendo la dovuta autoironia, abbiamo scelto di definirci così (la y finale dà tono al termine stesso). Non ci rassegniamo, tuttavia, a rimanere relegati in soffitta, anzi... Questo blog ci da la possibilità di far conoscere la nostra cittadina, Sciacca (Ag), i suoi artisti, i suoi monumenti, la gastronomia,le tradizioni popolari, i  pregi e i difetti di una collettività che sta irrimediabilmente perdendo la sua identità.Al recupero di tale identità e al suo mantenimento mi auguro che collaborino tutti i miei amici ratory di Sciacca!


 

 

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