Rattopennugu

Lavori in casa...


Oggi la regina del no, del nessun spreco, del viva la parsimonia, e per chi non la conoscesse sto parlando di mia madre, ha raggiunto ogni limite umano.Ispezionando per tre giorni i suoi 2 armadi a muro alti 4 metri e larghi quanto la stanza, quello alto 2 e mezzo, le 2 cassapanche stracolme, la scarpiera scavata nel muro, lo stendino che occupa mezzo soppalco, l'intero soppalco di quattro metri per cinque pieno di bauli, assi e stipaggi vari, l'armadio panciuto in camera di mio fratello e quello accanto e mi pare basta cosi...insomma...spulciando, smembrando, rovistando in occasione del cambio di stagione, prende gli abiti leggeri per accatastare quelli più pesanti, che risaputamente occupano più spazio, ma qualcosa non va...si mette le mani nei capelli ed esclama..."E dove li metto i cappotti?"Una persona umana avrebbe fatto meglio i calcoli...spostato qualche abito, sistemato meglio le cose, o se proprio non si trova lo spazio per via di nuovi acquisti, si vede un pò quello che non si usa da anni e lo si butta, dona o quello che si vuole...Una persona umana...si, appunto, una persona umana...invece..."Matteo, ti avviso che ho chiamato il muratore, domani e sabato mattina sappi che facciamo i lavori...""Lavori? Per cosa?""Devo tirare su il nuovo armadio...non so dove mettere i cappotti!"Che gli devi dire? No...veramente...che gli devi dire??Sembra finita...ma il suddetto armadio, ovvio, lo fa fare accanto alla mia camera, i lavori iniziano alle sette del mattino...mi dico "Per lo meno se ne occupa lei di tutto!"Nel sonno sento urla, persone che entrano, sbagliandosi ripetutamente, nella mia stanza, ma soprattutto qualcuno mi accende sistematicamente la luce che ho sugli occhi e con il sottofondo delle martellate non è assolutamente piacevole...ok...capisco che non è aria per dormire...Scendo giù dal soppalco pronto per la mia colazione...i dubbi si fanno realtà! Mia madre era uscita lasciando spaesati gli operai nella loro anarchia casalinga...Infatti non faccio in tempo a darmi la prima stirata alle ossa che mi assalgono di richieste, ignari di dove fossero le cose...il telefono continua a squillare con tutte le amiche di mia madre in processione che non sanno che fare se non chiamare qui e se non trovano lei, poco importa, si mettono a sproloquiare con me...attacco il telefono in faccia mentre la porta suona con il dito delle zie...Come al solito appena sveglio e i sogni subito svaniti...mi sa che stanotte avevo sognato di stare in un posto verde e rilassante in dolce compagnia, a dirla tutta mi sa che la compagnia era più focosa che dolce...Mi scappa un sorriso...si apre la porta di scatto...un muratore mi guarda e dice "Scopa!"...Mi viene un conato...poi capisco...e suona la porta ed il telefono nel frattempo...