SonoCuriosa

Vivere con un felino


Generalizzando, si dice che i gatti siano falsi, traditori, che non si affezionano ai padroni ma alla casa dove vivono; niente di più sbagliato. I gatti hanno una sola componente che li accomuna: l’aggressività.Eh si, tutti i gatti sono aggressivi, chi più, chi meno. Fa parte della loro natura di predatori, ma i fattori scatenanti questa aggressività, sono diversi: uno di questi è la paura, un gatto spaventato reagisce aggredendo la fonte dello spavento. Un altro elemento che scatena l’aggressività, è la frustrazione; un gatto frustrato perché non può uscire di casa, o ha un territorio di dominio troppo ristretto, diventa obbligatoriamente aggressivo. Esiste infine, un’aggressività associata all’interazione con l’essere umano. Il gatto si comporta normalmente fino a che resta abbastanza lontano dalle persone, ma il contatto fisico con queste, provoca improvvisamente il comportamento aggressivo.
Generalizzare sul comportamento felino, mi pare assurdo e impossibile.Avete mai coabitato con un felino?Io di gatti ne ho avuti veramente tanti, nel corso della mia vita, di tutti i colori, e ognuno aveva il suo carattere. C’è stata Mimì, con cui la convivenza era impossibile! Sempre in braccio, sempre addosso e se non la prendevi alla svelta tra le braccia, piangeva disperatamente. Tutta nera, con gli occhi gialli.È arrivato Charlie, striato marrone e nero, enorme, pacifico, fuori tutto il giorno. Viveva per il fegato crudo, e amava essere un tappetino; ti si metteva volontariamente sotto i piedi e fingeva di essere un cuscino.Poi c’è stato Mefisto…di nome e di fatto. Gatto striato beige e nero, carattere impossibile, selvaggio al punto giusto, pazzo da legare. È sparito durante un temporale; un fulmine cadde vicino a casa, colpendo la centrale elettrica e provocando un boato pazzesco. Mefisto, camminava nel cortile, avanzando lemme lemme e allo scoppio del tuono fragorosissimo, schizzò come un missile rifugiandosi in una cantina. Mai più visto…Baffy era una gattina strana; dolce con chi voleva lei. Se qualcuno non le garbava, non c’era niente da fare, lo ignorava vergognosamente. Striata pure lei, occhi verde smeraldo.E che dire di Murgnin…Acquattato sotto la credenza, aveva lo splendido vizio di mordere gli alluci di mio padre alla mattina. Simpatico oltre misura, era grigio con le righe nere.Mi regalarono un giorno un gattino che chiamai Kim; piccolo piccolo, seguiva tutti in casa come un piccolo cagnolino, dolcissimo e giocherellone. Sparito in un camino e mai più ritrovato.La decisione di avere un altro gatto, fu fatale. Andai a Calendasco a prendere un piccolo gatto grigio fumo, le diedi nome Mik…fu l’errore più grosso della mia avventura felina. Se tutti gli altri gatti, purtroppo, duravano poco, al massimo un paio d’anni, Mik è rimasta con me per 16 anni…16 anni di incubi e deliri.Una gatta selvaggia ed inavvicinabile, ha graffiato e morso tutti quelli che entravano in casa mia. Era bellissima, con gli occhi giallo verdi, e la pelliccia morbida e folta. Se ci fosse un inferno per i gatti, lei occuperebbe la prima fila.
Cleo…che dire di Cleo..una gatta siamese fantastica. Occhi azzurro cielo, dolce come un marsmellow, mai un graffio, un morso…peccato avesse un difetto, era sorda; un pomeriggio si addormentò sotto la macchina, e il proprietario partendo, la schiacciò sotto le ruote.
Aky era molto particolare, pelo bianco e nero, soffice da essere quasi impalpabile, occhi giallo verdi, sempre spaventata, anche dalla sua ombra. Amava solo me e si lasciava avvicinare solo da me. Prendendola in braccio, era come afferrare un peluche, morbida ed arrendevole, fino al momento in cui la lasciavi andare…allora fuggiva veloce come il demonio…Non so ancora che fine abbia fatto, è sparita un giorno di giugno e non si è più vista.Arriviamo a Ciccio. Su di lui occorrerebbe aprire un capitolo infinito, gatto tipo siamese, occhi di cielo, capacità di amare: INFINITA…dico solo una cosa…non sa di essere un gatto e mi raccomando…non diteglielo mai…………………………………………….
(Ciccio)