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GRAN BRETAGNA, RAGAZZA RIFIUTA IL TRAPIANTO


Una ragazzina inglese tredicenne, Hanna Jones, combatte da ormai tanti anni contro una forma gravissima di leucemia, tanto grave che i medici non le danno più di sei mesi di vita.Per aggravare le condizioni generali di salute, le è stata diagnosticata una grave miopatia, che necessiterebbe di un urgente trapianto, ma la ragazzina ha rifiutato il trapianto, chiedendo di poter morire in pace a casa sua, tra le braccia di mamma e papà.A quanto pare, Hanna, ha vinto la sua battaglia contro le autorità sanitarie della contea dell’Herefordshire, che le volevano imporre un trapianto cardiaco, anche attraverso un’azione legale.Hanna, stanca dei continui ricoveri, e viste le sue condizioni dovute alla leucemia, ha dichiarato di non poterne più di curarsi, e di voler vedere la fine dei suoi giorni a casa, conservando la sua dignità, convincendo anche i medici dell'Herefordshire che per lei è più giusto trascorrere il tempo che le resta da vivere con la sua famiglia, piuttosto che affrontare i rischi del trapianto. "Mi hanno spiegato tutto, ma io non volevo affrontare altre operazioni - ha detto la ragazzina al "Daily mirror". - Ne ho avuto abbastanza di ospedali e volevo tornare a casa".La ragazzina, ha trascorso gran parte degli ultimi otto anni, ricoverata in ospedale, dove ha ricevuto tutte le cure possibili per sconfiggere sia la leucemia che la cardiomiopatia, ma sia lei che la madre, ex infermiera di terapia intensiva, sono convinte dell’inutilità di quel trapianto; la madre è del parere che, il trapianto non sarebbe risolutivo e che in capo a 5 anni la figlia avrebbe probabilmente bisogno di un altro cuore. "Ha subito parecchi traumi e sono contenta della decisione che ha preso. Credo che per lei sia giusto".Ora io mi chiedo, qui siamo di fronte ad un malato terminale, con non più di sei mesi di vita, che chiede di viverli nel modo più dignitoso possibile e di morire vicino ai propri cari…le hanno dato ragione...Ed Eluana?Eluana non ha il diritto di dire addio alla vita artificiale e lasciare questa terra dignitosamente?Perché ci devono essere questi accanimenti terapeutici, continuativi negli anni, che non portano a niente e che rendono la “vita” degli ammalati un vero e proprio inferno sulla terra?Non sarebbe più giusto, aprire la mani e lasciare che la farfalla volasse via?In fin dei conti, se si ama davvero qualcuno, non lo si tiene incatenato, ma lo si lascia libero….
Come la pensate voi?Mettete i due casi a confronto e dite la vostra…