Scontri di principii

Sharia e democrazia, convivenza possibile?


Se pensiamo all'Europa di oggi, o al mondo occidentale in genere, vediamo come ci sia una domanda crescente da parte delle comunita' musulmane di essere governate dalle leggi della propria tradizione musulmana.Ma quanto e' possibile accogliere questa domanda senza nello stesso tempo mettere in discussione la democrazia liberale, che' occorre considerare la compatibilta' tra le richieste e le regole stesse della democrazia.Nelle democrazie occidentali piu' sviluppate, penso ad esempio ai paesi nordici, dove i diritti dell'uomo godono del maggior rispetto, sono state fatte molte concessioni a tali richieste, ad esempio stabilendo orari particolari per le piscine in modo che le donne musulmane possano nuotare al riparo dagli sguardi maschili. Tanti altri esempi di questo tipo possono essere fatti, c'e' addirittura chi ha proposto di demandare ad apposite corti islamiche talune questioni limitate in certe aree del diritto dove maggiore e' la sensibilita' della religione musulmana.Tuttavia questo modo di procedere e' a mio avviso estremamente pericoloso. Se si rinuncia a dare una risposta chiara alla questione di fondo, se cioe' possano convivere nello stesso paese democrazia e sharia, questa politica di concessioni limitate, di piccoli passi verso una sola direzione, non fara' altro che generare nuove richieste, nonche' ad illudere le comunita' musulmane di poter creare enclavi di sharia all'interno di paesi democratici.Per evitare tensioni e' necessario affrontare in modo onesto e risolutivo la questione di fondo, bisogna tracciare dei confini netti. E' possibile che nello stesso paese convivano sharia e democrazia? Se non e' possibile e' bene che chi desidera vivere in paesi governati da una democrazia liberale lo sappia con certezza.