Read my mind

Post N° 49


D’ora in poi avrò più tempo da dedicare al mio caro blog. La scorsa settimana infatti ho terminato gli esami universitari, consegnato la tesi e ora sono finalmente libero di godermi il meritato riposo, dopo un periodo di intenso lavoro! Certo la mia mente non è sgombra da pensieri. Soprattutto quelli in campo sentimentale. Il mio boy ormai non lo vedo da un mese e mezzo e questa settimana lui, avendo finito i soldi nel cellulare, che è il nostro (misero) unico punto di comunicazione poiché ci sentiamo solo via sms, non ha ricaricato. Quindi mandavo soltanto io sms ma dopo qualche giorno mi sono stancato e non ho inviato proprio nulla, rispondendo solamente agli squilli che lui mi faceva con addebito. Certo questa situazione non mi va per niente giù. Già non vedersi è dura, ma anche non sentirsi è troppo! Poi ieri mattina a sorpresa ricevo una chiamata anonima sul mio cellulare: era lui! (chiamava dal telefono di sua madre, lui continua ancora a non ricaricare). Io sono rimasto molto sorpreso e si è visto tutto, perché non sapevo proprio che dire! Ho assunto un atteggiamento abbastanza freddo ma, nonostante mi ero ripromesso che alla prima telefonata utile gli avrei esposto le mie perplessità sull’andamento della nostra storia, la sua voce debole mi ha fatto impietosire e non ho detto nulla. Adesso sinceramente non so come agire. Certo il suo stato di salute e la difficile malattia che sta affrontando, di cui ho molto rispetto e sensibilità in ogni circostanza, hanno un certo peso sul nostro rapporto. Questa situazione in cui manca almeno una base certa di dialogo tra di noi non mi piace affatto. Ci sentiamo davvero pochissimo. Le telefonate sono brevi e rare. Alla fine tutta l’attenzione si catalizza sulle sue condizioni. E io? Non avrò i suoi difficili problemi, ma almeno voglio una persona presente nella mia vita. Ripeto, la sua malattia non gli permette di essere molto presente ma questo non giustifica il fatto che sia assente, del tutto assente in questo periodo, nelle minime cose. Da parte mia c’è tutta la buona volontà nel renderlo felice e stargli continuamente vicino ma non posso annullarmi completamente per lui. Ho già vissuto esperienze in cui ho annullato me stesso per un'altra persona, per lunghissimo tempo e soffrendo molto. Non voglio di nuovo cadere in questa trappola. Avverto che quel nascente sentimento che c’è fra di noi, invece di coltivarlo, giorno dopo giorno, svanisce lentamente.