Read my mind

Il vento sta cambiando


Mancano due giorni al voto. Oggi si chiude la campagna elettorale. Ieri è stata la volta dell'alleanza elettorale del PDL al Colosseo a Roma in un'atmosfera imbarazzante, con poca gente (gli organizzatori parlano di 40mila persone), un flop incredibile taciuto dai principali organi di informazione che purtroppo non si sono arresi di fronte all'evidenza di una chiusura di una campagna elettorale di un candidato premier per niente partecipata (il leader de La Destra, Storace, ha parlato di flop clamoroso: "Al massimo 5mila persone"). Questa sera invece toccherà al Partito Democratico a Piazza del Popolo a Roma. Dopo i successi di Napoli, Bologna e Milano (gli organizzatori parlano di 100mila persone) il tour elettorale di Veltroni, che ha toccato 110 provincie italiane ricche di entusiasmo nell'Italia Viva (questo il messaggio sul pullman verde del viaggio elettorale), che si conclude nella capitale dove si attende una sorpresa dall'America (forse un messaggio video di Obama). Ho assistito in prima persona ad un comizio di Veltroni alcuni giorni fa ed è stato davvero entusiasmante ed emozionante. Una piazza gremita che ha ascoltato le parole semplici con cui il leader PD spiegava le proposte per cambiare rotta al nostro Paese. Un discorso durato circa un'ora, in cui solo cinque minuti sono stati dedicati al "leader del principale schieramento avverso" che poi sono stati ripresi dai media ,mentre il restante tempo è stata un'immersione pacata nella realtà italiana e dei suoi tanti problemi che l'affliggono, rivolgendosi soprattutto ai giovani, quei tanti giovani che affollavano la piazza con bandiere e cartelli con lo slogan SI PUO' FARE e sono la vera forza di questo partito su cui il leader ha scommesso tanto. E'dunque tempo di cambiamento. Di un'Italia che ha bisogno di una persona seria al governo, non un barzellettiere che fa gara con se stesso alla battuta più grossa come se partecipasse a LA SAI L'ULTIMA? L'Italia si merita di più di un candidato che loda Vittorio Mangano, definendolo un eroe mentre - Cinque volte arrestato per assegni a vuoto, truffa, traffico di droga, "testa di ponte della Mafia al Nord", come lo definì il giudice Borsellino ucciso dalla mafia (come riporta Giorgio Bocca in un articolo pubblicato oggi su la Repubblica dal titolo Il peccato originale) era tutt'altro che un eroe. L'Italia ha bisogno di un leader che non mette in discussione le istituzione fondamentali del Paese, come il Quirinale, ma che ne abbia profondo rispetto. Nè ha bisogno di un leader alleato a chi si erge portavoce degli interessi del Nord, disprezzando il Sud, pronto a imbracciare i fucili, e che inneggia alla guerra contro Roma Ladrona ma allo stesso tempo in quella Roma Ladrona parcheggia le proprie auto blu e siede su uno scranno del Parlamento o su una poltrona di un Ministero. L'Italia ha bisogno di VOLTARE PAGINA! L'Italia non si merita Silvio Berlusconi ma un leader serio come Walter Veltroni. IO MI FIDO DI TE!!