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siamo noi

 

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IO LA PENSO COSI'

Post n°92 pubblicato il 05 Febbraio 2007 da real.montebelllo

Non c’è niente di più vuoto di una domenica senza calcio. La morte di un poliziotto venerdì nel derby siciliano ha fatto sì che il commissario della FIGC bloccasse tutto a tempo indeterminato. Come era successo per lo stop dovuto alle condizioni gravi del Santo Padre due anni fa, anche stavolta sono contrario a fermare tutto. Non sono d’accordo, anzi mi pare una presa di posizione simile a quella di un padre stanco dei capricci del figlio per un giocattolo, e alla fine decide di nasconderglielo per un po’. Affermare che la decisione era a tempo indeterminato e sapere dopo poche ore che la data del nuovo inizio sarebbe stata il 18/2 ma rigorosamente a porte chiuse mi è sembrato il primo passo di un altro compromesso all’italiana tipo quello estivo su calciopoli. Il fastidio del blocco per quanto mi riguarda è anche dovuto al fatto che la partita saltata non è altro che Inter-roma la sfida scudetto, la serata che ogni tifoso di calcio spera di vivere in una stagione calcistica. Quello che mi fa ridere invece è il continuo riferimento al modello inglese per debellare la violenza nel calcio. In Italia non è una strada percorribile perchè mancano le strutture adeguate ( gli stadi) che sono fondamentali per attuare il rapporto Taylor, la riforma fatta in Inghilterra a inizio anni novanta contro Hooligans e violenza. Nel nostro paese circa due anni fa il ministro Pisanu, mai rimpianto, ha provato a fare qualcosa per rimediare a questo fenomeno dilagante con i biglietti nominali, ma tutto è stato inutile. Infatti esistono ancora i bagarini che questo decreto avrebbe dovuto eliminare del tutto, gli stadi non provvisti di certe attrezzature di controllo hanno chiesto delle deroghe, ovviamente concesse, e questo provvedimento alla fine ha allontanato le brave persone dalle partite stanche di dover fare il 740 per un biglietto ogni volta e non ha toccato minimamente i violenti. Il buon ministro è stato protagonista anche di qualche telefonatina per la sua Sassari Torres al buon Luciano Moggi e lo scandalo estivo ha fatto luce anche sulla posizione certamente non limpida di quest’uomo. Per il resto aggiungo che in Inghilterra ci sono voluti centinaia di morti prima che si facesse veramente qualcosa, 95 nell’aprile ’89 a Hillsborough, in Italia temo che un morto non basterà certamente a cambiare le cose, anche perché le istituzioni non sono in grado. Un paese che decide l’indulto non lo vedo capace di carcerare ragazzi che invadono un campo da calcio come invece succede oltremanica. Infine mi preoccuperei di analizzare il fenomeno della violenza e il disagio sociale di certa gente, spesso ragazzi, nella vita di tutti i giorni e non solo nel contesto dello stadio, perché in Italia la violenza e la frustrazione sono aumentate a dismisura ma nessuno pare voglia occuparsene.  MATTEO

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Commenti al Post:
mimmobeach86
mimmobeach86 il 08/02/07 alle 13:55 via WEB
Nelle ultime righe ai toccato un problema che vedo dilagante che sta dietro a quello della violenza. C'è come dici tu una violenza che sfocia apertamente nel calcio visto i canali privilegiati che ha per la divulgazione questo sport, ma non è di certo l'unico. La violenza dilaga a macchia d'olio in tutte le fascie della nostra società. Dietro questo problema ci sono gli interessi dei ricchi signori. Ci sono molti di questi ricchi signori che indirizzano i ragazzi alla violenza fin da giovani, all'odio, che sfruttano questi ragazzi che non sono gli autori della violenza ma le vittime di questo sistema malato. Per contrastare il fenomeno dilagante della violenza come dici tu non basta togliere il giochino per poi ricominciare, non basta una pausa tra primo e secondo tempo. Bisogna andare alla radice ed estirpare l'erbaccia che contagia l'altra.
 
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