RECENSIONI ED ALTRO

Lo stile popolare di Carol Ann Duffy


REALPOETIK rubrica del quotidiano d'abbruzzodi ANDREA CATI   
        Carol Ann Duffy  La poesia non piace a tutti "e neppure alla maggioranza, ma alla minoranza." Senza contare le scuole dove è un obbligo ..."; così scriveva la poetessa premio Nobel Wislawa Szimborzka. Ed aveva ragione. Uno dei massimi esponenti del panorama poetico contemporaneo di casa nostra, Valerio Magrelli, ha spiegato come mai la poesia non è letta da un vasto pubblico, sostenendo che essa "rimane appannaggio di pochi" perché "chi affronta una poesia, fa un esercizio fisico"; tocca al lettore "mettere in moto il testo" e, si sa, l'uomo è per natura pigro e ha bisogno di essere guidato. Prosegue ancora Magrelli su La Repubblica: "tanto l'analisi quanto la narrazione immergono il lettore in in flusso potente e continuo, in una corrente di senso che lo trascina via quasi suo malgrado"; ecco il motivo per il quale narrativa e saggistica sono generi letti da milioni di persone. La 'magia' (o strategia) consiste nel "trascinare" il lettore, nel rapirlo in una "corrente di senso". E i poeti, sono così incapaci nel saper "trasportare" coloro che li leggono "in un flusso potente e continuo"? Pare di proprio di sì. O quasi. Tra i pochi casi di poeti contemporanei in grado di comunicare al cuore di milioni di persone, la poetessa Carol Ann Duffy rappresenta un esempio su cui soffermarsi. Se vuoi leggere il testo completo clicca qui: http://quotidianodabruzzo.it/rubrica/realpoetik/11286/lo-stile-popolare-di-carol-ann-duffy.html