RECENSIONI ED ALTRO

I CINQUE SENSI DI M.I.A


 Opera di Loretta BartoliI CINQUE SENSI DI M.I.ACon l’afa che toglie il respiro da giorni, non è facile organizzare e realizzare un happening multisensoriale di arte, poesia, teatro, musica e moda, così fresco e divertente. A vincere la scommessa è stato il M.I.A (Movimento Artisti Indipendenti “St’art over Art”) che lo scorso 29 giugno 2012 nella sua sede, nel centro di Napoli in via  Pallonetto a santa Chiara 7, ha presentato "I 5 sensi di FEMINA”. Per pubblicizzare l’evento, l’artista Stefania Colizzi aveva scritto: “solo noi del M.I.A riusciamo a farti sentire in una serata…tua” e la promessa è stata mantenuta non solo con un mix coinvolgente di accoglienza ed interazione con tutti i partecipanti, ma anche con i luoghi: la strada antistante il locale espositivo è infatti diventata location dell’evento con la musica e le proiezioni di Gianmario, Carmine e Damiano V.J. Street e la sfilata dell’abito multiuso (tre pezzi di stoffa che si trasformano in 25 vestiti) di Amelia Forte.Protagonista indiscusso della mostra e della serata è stato l’universo femminile in ciò che appare e in ciò che è. Scandagliato, raccontato ed “esorcizzato” dagli artisti usando almeno tre sensi su cinque.  Un percorso di emozioni, di ricordi, di dolore e d’identità ferita nelle belle opere esposte dagli artisti: Azimut, Loretta Bartoli, Giancono Cammarano, Daniela Capuano, Andrea Carlino, Stefania Colizzi, Tonia Erbino, Concetta Marroccoli, Silvia Rea, Vincenza Rotondo, Samandel, Manuela Vaccaro, Anna Verde. La bellezza dell’apparire e dell’essere, gli stereotipi della seduzione e delle forme, e ancora il dolore, la violenza fisica e psicologica, il desiderio, i ricordi, la maternità, l’emarginazione. Un lungo racconto ispirato dai sensi: tra odori annusati e sapori degustati, tra le grida soffuse di sofferenza celate da un burqa o la dolce malinconia di un carillon che snoda ricordi, oltre che la possibilità di guardare e toccare le opere, i materiali, le forme. Un percorso sensoriale di ricerca non solo nelle immagini, ma anche nelle parole con i ritmi incalzanti di essenze femminili  proposte dal poeta Ferdinando Tricarico, l’ ironia e la seduzione nella versione napoletana di Adamo ed Eva interpretata da Concetta Morrocoli o la gustosa performance teatrale di Alessandro Sapio.Naturalmente, una serata di così “accaldato benessere” non poteva che concludersi con i massaggi rilassanti della dott.ssa Nicoletta Alessandra Brusciani. Dunque, una serata Femina  che la scrittrice  Oriana Fallaci avrebbe così commentato: “Essere donna è così affascinante. E’ un’avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non annoia mai”.       elena varriale