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UNITI


RAPPORTO DI BANKITALIA: nel sud il costo della vita e' piu' basso del 16.5% rispetto al resto d'Italia..sapendo che la crisi si sta' pagando più nel sud poichè già giravano meno soldi... e capendo che il risultato tiene conto degli affitti e non del costo del denaro e dei serizi pubblici che sono tra i più cari...ci si chiede se non sia l'ennesima manovra per accentuare la riserva padana messa in atto da questo governo..
LO STRAFOTTENTE BRUNETTA ASSERISCE:" LA CONTRATTAZIONE DI SECONDO LIVELLO GIA' ESISTE..E' NECESSARIO ADEGUARE GLI STIPENDI AL COSTO LOCALE DELLA VITA."  ..SAPENDO CHE E' STATO VOTATO CON LA MAGGIORANZA DEI SI.....SAPENDO CHE NELL'ADEGUAMENTO DELLE CONDIZIONI DELLE DONNE SI E' FATTO RIFERIMENTO A PARI SALARI E DIRITTI...I DIRITTI DEI LAVORATORI..UOMINI E DONNE DEL SUD SONO DIVERSI DA QUELLI DEL NORD?....DIVERSI DA QUELLE DONNE PRESE COME ESEMPIO PER FAR PASSARE SENZA CONTRASTI UNA LEGGE INIQUIA POICHE' NON HA TENUTO CONTO DEL RUOLO SOCIALE DELLE DONNE NEL NOSTRO CONTESTO?....
INTANTO...cresce fortemente il numero dei laureati "eccellenti" che decide di lasciare il Sud: nel 2004 partiva il 25% dei laureati meridionali con il massimo dei voti; tre anni più tardi la percentuale è balzata a quasi il 38%. Per i giovani in possesso di laurea il Centro-Nord rapprensenta un'opportunità per guadagnare di più, anche se i contratti sono meno stabili rispetto a quelli che riesce a ottenere chi rimane. Esiste poi una fetta consistente di popolazione che, pur essendo residente nel Mezzogiorno, lavora altrove. Nel 2008, secondo quanto emerge dal Rapporto, i pendolari di «lungo raggio» sono stati 173mila, 23mila in più del 2007 (+15,3%). Si tratta di giovani con un livello di studio medio-alto: l'80% ha meno di 45 anni, quasi il 50% svolge professioni di livello elevato e il 24% è laureato. Sono persone che, vivendo al Sud e lavorando al Centro-Nord o all'estero, rientrano a casa nel weekend o un paio di volte al mese. Lombardia, l'Emilia Romagna e il Lazio sono le regioni maggiormente riescono ad attrarre i pendolari. Cresce anche il fenomeno dei lavoratori che, dal Mezzogiorno, si spostano verso altre province meridionali: erano 60mila nel 2008, contro i 24mila del 2007. Con la crisi, però, molti pendolari sono stati costretti a tornare a casa: se il movimento dal Sud verso il Nord è cresciuto nei primi sei mesi del 2008, con il peggioramento della situazione economica, 20mila persone sono rientrare al Sud, soprattutto donne.
Tremonti ripropone la Cassa del Mezzogirono e l'istituzione della banca del sud..ma non dice che le risorse stanziate..da tempo sono molto inferiori a quelle ricevute al nord...per 200 miliardi di media annuo dato al sud...nel nord  ne sono stati dati circa 400  di miliardi...anche bankitalia conclude:"Nel disinteresse delle politiche generali, immaginare che la politica regionale possa risolvere, da sola, i problemi del Mezzogiorno, è a dir poco velleitario. Con i fondi comunitari si può certamente organizzare qualche ora di do­poscuola per gli studenti meridionali, ma se è la scuola pub­blica che non funziona è difficile immaginare che qualche ora nel pomeriggio possa compen­sare ciò che non si fa in classe ogni mattina».
   UNA SCISSIONE IN ATTO....UNA LOTTA INTERNA PER ACCAPARRARSI IL MASSIMO DELLA RESA DALLE RISORSE RIMASTE...UN RAZZISMO INTERNO PORTATORE DI LOTTE FRATRICIDE..........NON PERMETTIAMO CHE QUESTO ACCADA...DIFENDIAMO LE PARI OPPORTUNITA'...LA DISTRIBUZIONE DEI BENI NAZIONALI TRA TUTTI QUELLI FACENTENE PARTE.....DIFENDIAMO I SALARI...MANDIAMO VIA CHI SVENTOLA UNA DEMOCRAZIA INESISTENTE