mare

l'aspetto terrificante della natura


nessuno può capire l'intensità del dolore e della disperazione quando tragedie così grandi colpiscono persone lontane da noiterremoto...La scossa di 8,9 gradi a 130 km nel Pacifico. ...in un paese costruito su rigori antisismici...Crolla la diga. ..crolla la protezione nella centrale atomica.... Pochi minuti dopo uno tsunami con onde alte fino a dieci metri si è abbattuto sulle coste affacciate sul Pacifico seminando morte e distruzione nell'area di Sendai, la più vicina all'epicentro.  Il terremoto di 8,9 gradi è il più violento in Giappone da quando esistono le rilevazioni sismiche e il quinto al mondo per intensitàn nell'ultimo secoloper le costruzioni antisismiche obbligatorie in tutto il Giappone, i crolli non sono stati numerosi, la gran parte delle vittime e dei danni è stata causata dallo tsunami. Solo su una spiaggia di Sendai sono stati trovati 300 corpi. Una nave con un centinaio di persone a bordo è stata travolta... La diga di Fujinuma nella prefettura di Fukushima si è rotta riversando l'acqua a valle che ha spazzato via l'intera città di Sukagawail governo assicura che la situazione nelle centrali nucleari era sotto controllo, ma in seguito è giunta la notizia di una possibile fuoriuscita radioattiva controllata dalla centrale di Fukushima ...si fanno evaquare le persone nel raggio di 10 km.........si distribuisce iodio..si consiglia di non bere acqua..di non mangiare cibi freschi...di coprirsi la bocca con panni bagnati e di lavarsi le mani non appena rientrati nelle case....Nella raffineria di Ichihara si è sviluppato un incendio, nel porto si sono innescati almeno sei focolai. L'antenna della Tokyo Tower, il simbolo della capitale nipponica e della ricostruzione post-bellica, si è piegata a causa delle scosse. La rete di telefonia cellulare è saltata, e anche le comunicazioni telefoniche attraverso le linee fisse sono molto difficili
la terra trema....la natura fa il suo decorso.....una terra ancora giovane dove gli assestamenti si susseguono..e l'uomo gli ignora per quello che potrebbe evitare...edifici spazzati via insieme a macchine..i beni dell'uomo....vite spese al raggiungimento di un bene....e poi la desolazione...rimangono le lacrime..il dolore..la disperazione...le potenze si stringono nella solidarietà....come loro dovere portano i soccorsi..i primi soccorsi...poi..come ad Haiti...il colera...la miseria dilagano..come all'Aquila vengono dimenticati...ritorna lo spettro dell'opportunismo e della speculazione...non possono tante vite..tanto dolore rimanere come nebbia che svanisce...occorre pensare al bene comune dell'intera umanità ..nel costruire si deve tenere presente la struttura del territorio..nella ricostruizione la dignità dell'uomo e la sua salvaguardia...vorrei dire tante cose ma mi sembra di mancare di rispetto a coloro che vivono questi momenti tremendi....nel cuore la vibrazione della loro disperazione e l'impotenza della mia....abbasso il capo e piango il domani