DUE DI DUE

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Si può effettivamente vivere in modo morale e ragionevole. Ora vi chiedo: che cosa ci si può aspettare dall'uomo, in quanto essere dotato di così strane qualità? Ricopritelo di tutti i beni della terra, annegatelo nella felicità fino ai capelli, tanto che sulla superficie della felicità affiorino soltanto le bollicine, come sull'acqua; dategli una prosperità economica tale, che ormai non gli resti altro da fare che dormire, mangiare panpepati e adoperarsi per il perpetuarsi della storia universale - ebbene, anche allora lui, l'uomo, anche allora per pura ingratitudine, per pura beffa, vi farà una carognata. Rischierà perfino i panpepati e apposta desidererà la più distruttiva assurdità, la sciocchezza più antieconomica, unicamente per mescolare a tutta quella razionalità positiva il suo distruttivo elemento fantastico. Desidererà rivendicare proprio i suoi sogni fantastici, la sua più volgare stupidità, unicamente per confermare a se stesso che gli uomini sono sempre uomini, e non tasti di pianoforte: perchè se anche a suonarvi saranno le leggi stesse di natura con le loro mani, quella musica minaccia di venire talmente a noia che, calendario a parte, non si avrà più voglia di nulla. ...io penso che la miglior definizione dell'uomo sia questa: creatura bipede e ingrata. Fëdor Dostoevskij