DUE DI DUE

L'OSCURA IMMENSITA' DELLA MORTE - MASSIMO CARLOTTO


Durante una rapina, un uomo prende in ostaggio una donna ed un bambino di otto anni e li uccide. L'uomo si chiama Raffaello Beggiato, viene beccato dalla polizia e condannato all'ergastolo. Il suo complice riesce a scappare. Silvano Contin, il marito della donna e padre del bambino, non si dà pace. Stravolto dal dolore, smette di vivere. Si isola, non frequenta nessuno, il suo unico passatempo è guardare i quiz in tv. Cova per anni una rabbia enorme ed il suo unico desiderio è quello di trovare il complice di Raffaello e di vendicarsi. Il cuore di questo romanzo è costituito dal dolore provato da Silvano Contin per la perdita dei suoi cari. Un dolore che non riesce a superare e che finisce col dominare tutta la sua vita impedendogli di provare i sentimenti della pietà e del perdono. una citazione:"Non avevo voglia e tantomeno energie per ricominciare a vivere. Il parroco mi aveva esortato a trovare la forza in Dio. Ero rimasto profondamente scosso dalla sua omelia ai funerali per la banale semplicità della sua ricetta: la fede ci aiuterà a superare il dolore del lutto e un dì ci ritroveremo tutti al cospetto di Dio che nel frattempo ci ama e ci osserva dall'alto dei cieli. Amen. Io avevo abbandonato la chiesa molto tempo prima, appena terminato il liceo. Non per motivi ideologici o dopo chissà quale travaglio interiore, molto più semplicemente la religione mi era estranea. Mi sentivo ridicolo a pensare di rivolgermi a un essere superiore. Tutto qui. un cugino psicologo mi aveva consigliato di farmi seguire da qualche specialista per aiutarmi a elaborare il lutto. Tutti, indistintamente, desideravano che mi ricostruissi una vita. Non ci ho nemmeno provato. Per me non erano altro che parole vuote e false perchè non possedevo gli strumenti per affrontare razionalmente la morte. Non potevo rifugiarmi nella fede e la psicanalisi mi era estranea tanto quanto la religione. Ero Silvano Contin, marito e padre di due vittime del crimine."