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Soros... il filantropo

Post n°3 pubblicato il 29 Maggio 2012 da endonase
 

Una premessa è fondamentale. Da sempre considero il Festival dell’Economia di Trento un’occasione per la gente comune di avvicinarsi alla scienza triste, affrontando argomenti che vanno oltre la questione puramente scientifica e matematica, una serie di incontri e dibattiti che possono aiutare i partecipanti a formarsi un’idea critica su quello che in realt sta accadendo.

Nei (SNP: - ) prossimi giorni condividerò con Voi alcuni interessanti eventi della manifestazione! Come amo ricordare… “Sapere Aude” ognuno di Voi abbia poi il coraggio di saper servirsi della sua propria intelligenza, senza lasciarsi condizionare.

È ufficiale: George Soros sar ospite del Festival dell’Economia di Trento, sabato 2 giugno, alle ore 15, al Teatro Sociale. Introdotto da Federico Fubini, il finanziere e filantropo di origine ungherese affronter il tema della crisi dell’Eurozona, proponendo una sua originale e controcorrente analisi della situazione economica. Soros è attualmente presidente del Soros Fund Management e dell’Open Society Institute . Di lui l’ex presidente della Federal Reserve Paul Volcker ha scritto: «George Soros ha lasciato un segno nella veste di speculatore dall’enorme successo, saggio abbastanza dal ritirarsi sostanzialmente quando ancora il gioco volgeva a suo favore. Il grosso delle sue enormi vincite sono oggi votate ad aiutare paesi emergenti o in via di transizione a rendersi delle societ aperte, aperte non solo nel senso della libert di scambi commerciali, ma soprattutto tolleranti nei confronti delle nuove idee e dei diversi approcci di pensiero e comportamentali.» Dunque un diverso approccio alla crisi, potrebbe essere quello di cui abbiamo bisogno: un motivo in più per non perdere l’appuntamento con il Festival , Santo Cielo abbiamo George, si George Soros il filantropo, colui che nella sua redenzione ha contribuito a portare la democrazia nel mondo! E’ affascinante come i media pendano dalle labbra di questo pseudo-filosofo, interviste su interviste, chiss è il fascino del potere, che affascina chi il potere lo subisce.

All’improvviso come d’incanto, mentre l’anno prima a Wall Street, l’8 febbraio del 2010, i cosiddetti membri di un non meglio imprecisato comitato di redenzione della moneta unica, preparavano in una riunione segreta, un attacco simultaneo all’Euro, una serie interminabile di attacchi concentrici lanciati dai media, dai fondi di investimento e dalle banche d’affari mondiali, attraverso report riservati raggiungeva il nostro Paese.

E cosi l’Italia intera, la principessa Italia conosceva per l’ennesima volta dopo il 1992, cosa significa dormire quotidianamente sul pisello dello spread.

Per chi non ha idea di quello che accadde nel 1992 al nostro Paese qui avete un piccolo riassunto… Soros indagato: attacco alla lira La Procura di Roma apre un’ inchiesta sul finanziere internazionale. Reato ipotizzato: aggiotaggio. Nel mirino la bufera del ‘ 92 sulla nostra moneta. Il sospetto: personaggi influenti dietro le banche. Non ci sarebbero per ora altri nomi nel dossier dei magistrati romani Gli 007 civili tengono d’ occhio anche le ” dinamiche dei mercati ” CorrieredellaSera Cercherò di essere sintetico ricordando ai lettori chi è in realt il buon Soros, paladino della democrazia internazionale. In fondo non si tratta altro che di un novello RobinHood che ha rubato e ruba alle banche centrali e regala ai poveri il sogno della “Societ Aperta” sullo stile del suo maestro Karl Popper… , George Soros ha versato un milione di dollari a favore della campagna per la legalizzazione della marijuana in California, a una settimana dal voto. Gi nel 1996, il finanziere miliardario era stato uno dei principali sostenitori della misura che ha reso la California il primo stato a legalizzare la marijuana per usi terapeutici. ( Corriere della Sera ) Ue Ragazzi più aperta di cosi si muore … Un’altra premessa è fondamentale! Per molti la speculazione ha il compito di redimere il mercato stesso, gli eccessi, le sue imperfezioni.

Come ho scritto nel mio libro…Non esiste forse iniziativa umana che non porti con sé una componente di incertezza e di rischio. L’incertezza fa parte dell’esperienza quotidiana e della vita. Sorprende tuttavia notare il ruolo centrale che l’incertezza e l’azzardo hanno acquistato nella moderna teoria economica, per la quale «speculazione» (dal latino specere, osservare, scrutare, guardare lontano all’orizzonte) rappresenta senz’altro un termine chiave.

«La speculazione è un tema cruciale. Molti uomini politici – alcuni dei quali in Asia – ci avvertono che l’economia globale è tenuta in ostaggio dagli speculatori. Secondo il loro punto di vista, lo speculatore è un parassita guidato dall’avidit e dalla paura, il quale nasce e prospera grazie alle crisi finanziarie: egoista e schiavo delle sue passioni, preda di stati d’animo euforici o pessimistici nei quali riflette lo spessore intellettuale limitato della massa» Secondo la maggior parte degli economisti ma non solo invece, «la speculazione è una forza fondamentalmente positiva, essenziale per il buon funzionamento del sistema capitalistico. In questa prospettiva lo speculatore agisce da cinghia di trasmissione che consente a nuove informazioni – si tratti degli effetti degli ultimi dati sull’inflazione o di quelli di un tornado sulla produzione di caffè – di tradursi in prezzi. Senza lo speculatore i mercati sarebbero pieni di strettoie e le crisi economiche sarebbero anche più frequenti. Inoltre l’affermazione di nuove tecnologie, come Internet, dipende strettamente dall’attivit degli speculatori nel mercato azionario. Se si piega lo speculatore, sostengono gli economisti, il capitalismo perder la sua vitalit » (Edward Chancellor).

, A Voi ogni altra considerazioni, quello che è accaduto al popolo Greco è responsabilit dei politici e dello stesso popolo ma lascio a Voi il giudizio sugli effetti complessivi dell’opera redentrice della speculazione in questa crisi… tutto bene quel che finisce…male! La classe dirigente europea ha bisogno di un reset. Lo sappiamo da tempo, ma ora ne abbiamo la prova regina. Cento esponenti della finanza e dell’industria, parlamentari, ex ministri, hanno sottoscritto un “Appello per l’Europa” che chiede misure immediate per salvare l’euro. Tra gli italiani spiccano Emma Marcegaglia, Massimo D’Alema, Emma Bonino, Fiorella Kostoris, Mario Baldassari. Sennonché colpisce il nome dell’ideatore dell’iniziativa: George Soros. Benché alla voce “cittadinanza” abbia indicato Hungary/Us, quasi a darsi una patente europeista, si tratta del più formidabile speculatore contro la sterlina, la lira, il franco francese, e dal 2010 proprio contro l’euro. Soros stesso ha raccontato di aver realizzato con le vendite allo scoperto del suo Quantum Fund un profitto del 3.365% in 10 anni. Nel febbraio 2010 la sua ultima creatura, il Soros Fund Management, dette il via con altri tre hedge di Wall Street all’attacco all’euro, avendo capito subito ciò che è poi risultato evidente: l’Europa non sarebbe stata in grado di gestire il default neppure di un piccolo paese come la Grecia. Ovviamente nel suo campo Soros è un genio, abituato a prendere le misure dei leader dei paesi che mette nel mirino, e quindi a papparseli in un boccone. Si professa progressista, ha finanziato Solidarnosc, i movimenti neri sudafricani, e da ultimo la campagna di Barack Obama. L’Ulivo nostrano si era innamorato di lui e non è mancata una laurea honoris causa a Bologna nel 1995. Ma perché tanti bei nomi dell’establishment europeo corrono a firmare un appello di Soros? IlTempo , Si un”iniziativa di George Soros! Ma per quale motivo allora un paio di anni fa il buon Soros ha deciso di fare quattro soldini scommettendo contro l’euro e non solo contro la valuta? Che facciamo diamo l’incarico di fare la guardia forestale ad un braconiere! NEW YORK (Francoforte: - ) – Il Dipartimento di Giustizia americano ha aperto un´inchiesta sugli hedge fund per l´ipotesi di «collusione» nelle manovre ribassiste contro l´euro. L´azione del ministero si aggiunge a due indagini parallele, avviate dalla Federal Reserve e dalla Securities and Exhange Commission (Sec), l´organo di vigilanza sulla Borsa. L´azione del Department of Justice è quella più gravida di conseguenze, perché può prefigurare un´ipotesi di reato. Gli ispettori del ministero, che in questo caso si muovono con i poteri di polizia giudiziaria, hanno inviato una lettera ai maggiori hedge fund americani per chiedere che siano conservate e messe a disposizione tutte le e-mail e le comunicazioni interne (telefonate incluse) che riguardano operazioni sull´euro. Tra i big del settore ad aver ricevuto questa ingiunzione figurano Soros Fund Management, il gruppo Paulson, Greenlight Capital e Sac Capital. La lettera dal Department of Justice è datata 26 febbraio: è lo stesso giorno in cui il Wall Street Journal rivelò che i massimi dirigenti degli hedge fund si erano riuniti in una cena privata per discutere l´attacco all´euro. In quella serata tra pochi intimi, un importante trader aveva esaminato come ipotesi realistica una caduta dell´euro così pesante da riportarlo alla parit assoluta col dollaro (cioè un´ulteriore svalutazione del 25% rispetto ai livelli attuali). Da allora le puntate speculative accumulate dagli hedge fund contro l´euro hanno raggiunto un record storico: 12 miliardi di dollari di “posizioni corte”, che hanno un valore assoluto molto superiore per l´effetto leva dell´indebitamento degli hedge fund. Questa pressione degli hedge fund può aver contribuito ad accentuare la caduta dell´euro, che nei giorni scorsi a quota 1,36 ha raggiunto il livello più basso degli ultimi nove mesi rispetto al dollaro. Le inchieste non sono scattate semplicemente per effetto della speculazione ribassista, che è lecita. L´interesse delle autorit è legato all´ipotesi che vi sia stata – ed eventualmente sia tuttora in

 
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