Appuntanate

Post N° 215


Il paesaggio è lo stesso, ora come allora: campi scuri, umidi, intervallati da alberi in filare, e case – case singole, lungo strade percorse dalle solite auto; e fossi, e casolari, ed edifici di varia natura. Il tutto immerso nella bruma invernale e fredda.Un paesaggio triste, ma anche consolatorio. Non è cambiato niente.Nel corso degli anni, musiche diverse ne hanno costituito la colonna sonora, stratificandosi l’una sull’altra.Ma di fondo, nel modo in cui lo vivo, quel che lo descrive meglio è la musica di quegli anni, che sembra scaturire dalle cose stesse, tanto da costituirne l’intima natura; da raccontarlo meglio e appieno più di qualunque altra cosa. Il Perigeo, ad esempio.È passato del tempo, tanto tempo. Ma non è poi così lontano.