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« Incidente nucleare in Sl...Meglio mafiosi che statali? »

NOI FACCIAMOCI IL NUCLEARE INTANTO....

Post n°228 pubblicato il 05 Giugno 2008 da reiter

(ANSA)Olanda, la piu' grande centrale eolica al mondo
 MILANO - Econcern, gruppo internazionale del settore dell'energia ecosostenibile, e Eneco, azienda energetica olandese, hanno inaugurato Q7, la più grande centrale eolica offshore del mondo costruita nei Paesi Bassi.

La centrale, ribattezzata Princess Amanda Wind Farm e dotata di 60 turbine da 2 megawatt ciascuna, può fornire 435 gigawattora all'anno di energia pulita, quanto basta per coprire il fabbisogno di 125 mila famiglie per un risparmio energetico di 225 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica.

E' stata realizzata attraverso un progetto di finanziamento 'senza regresso' che permette alle banche coinvolte - Dexia, Rabobank e Bnp paribas - di coprire interamente gli interessi e le rate del finanziamento con gli introiti provenienti dall'attività della centrale, senza ulteriori garanzie da parte degli azionisti.

"La Princess Amanda Wind Farm costituisce un traguardo significativo anche per il nostro paese - spiega Jeroen de Haas, presidente del cda di Eneco - perché tra i propri obiettivi ambientali, l'Olanda si è infatti data anche il raggiungimento di 6 mila megawatt di energia pulita da produrre attraverso lo sfruttamento dei venti marini".

Ma l'energia eolica non è l'unica strumento, come ha commentato Ad van Wijk, presidente del cda di Econcern: "il mare offre molte altre opportunità per generare energia. Sfruttando solo il 9% del potenziale del Mare del Nord potremmo infatti fornire energia pulita a tutti i paesi confinanti". 

(Il grassetto è mio) Ma chi cappero ci deve guadagnare da 'sto nucleare che improvvisamente sembra ci manchi più dell'aria???

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Commenti al Post:
kabyr44
kabyr44 il 18/07/08 alle 21:09 via WEB
Da molti anni l'opinione pubblica è divisa tra il "si" e il "no"al nucleare.Credo che ogni attività umana comporti dei rischi, si tratta di stabilire se il gioco vale la candela o,come nel caso del nucleare,il kilowatt che si ricavano.In ogni caso, nessun dubbio: anche l'atomo civile può essere pericoloso come quello militare. Ma l'atteggiamento della gente ha altre motivazioni;fra le prime porrei un'informazione scadente e spesso distante.Il primo impatto dell'atomo sull'opinione Pubblica fu la bomba di Hiroshima e i suoi orrori ma a quell'epoca,la stampa era impreparata a capire e a spiegare in modo ragionevole che cosa fosse l'energia atomica. Da allora le cose sono cambiate poco: le gente vede una centrale come una bomba atomica che può asplodere ed è in sospetto davanti a chi tenta di negarlo. In aprile del 1986 dopo quarant'anni di era atomica,i giornali hanno dato la notizia del disastro di Cernobyl con titoli come <<Esplode un reattore>> e simili,per quando tutti dovrebbero sapere che il reatore di una centrale non può esplodere.Ora Cernobyl dovrebbe aver insegnato qual è il vero pericolo,cioè la possibilità che,per incidenti estranei all'atomo, radiazioni terribilmente nocive possono diffondersi a grandi distanze.E'Un'esperienza che dimostra,fra l'altro, quanto poco senso abbia dire, come spesso fanno anche amministratori pubblici, <<fate le centrali ma non sul nostro territorio>>. Forse Chernobyl ha distrutto l'equazione centrale atomica = bomba e ha proposto una visione del problema più vicina alla realtà.In assoluto sarebbe preferibile avere una centrale alle porte di casa,dove esisterebbero adeguati servizi d'emergenza, e non a mille km. di distanza che da un falso senso di sicurezza. Ma il problema è diverso: si tratta di capire se tutti rinunciano alle centrali nucleari,poichè solo così ci sentiremmo veramente sicuri. Bisogna essere realisti. La Nuova Russia di Vladimr Putin Ha 51 centrali nucleari che producono quasi il 12% del suo fabbisogno di energia elettrica.Cè da stupirsi se ha dichiarato che non intende ridurre il nucleare? Analoghe sono le posizioni di altri paesi, della Francia, ad esempio, con i suoi 44 reattori,e degli Stati Uniti che conta quasi 200 centrali. E' difficile pretendere che nazioni industrializzate o leader di blocchi contrapposti possano decidere di rinunciare a quello che è la loro forza.Significa che nessuna comunità accetterà di ridursi a livelli economici e sociali più bassi solo perchè la produzione di energia comporta dei rischi. Perciò si la nucleare in attesa che sia pronta la tecnologia della fusione controllata che dovrebbe assicurarci energia, pace, benessere e quant'altri desideri per almeno mille anni.kabyr
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 28/07/08 alle 13:30 via WEB
Posso capire senza però condividere le tue motivazioni, che sono anche quelle di tanti altri. La soluzione delle centrali è fatta sul modo di pensare (sbagliato): tutto subito. Dell'energia ce ne avvantaggiamo noi e subito; delle scorie ci penserà chi ci sarà tra 10.000 anni. Non ha più senso. Io votai "SI" al referendum perchè già c'erano le centrali. Oggi, il problema sono quei 20 anni (!!) passati senza fare nulla per lanciare in grande stile l'energia alternativa (il solare, in Italia per esempio). Oggi dovrei dire SI solo per aumentare i guadagni di industrie che tanto già producono all'estero? (si chaima "delocalizzazione"). Non ci penso nemmeno. Anzi, ci penso ma per i miei figli. Reiter
 
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