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« esame per presidila 2ª Repubblica »

concorso presidi 2012

Post n°260 pubblicato il 20 Luglio 2012 da reiter
 

C'è del marcio in Lombardia ?

Buste attraverso le quali si poteva "agevolmente" (testuale) leggere il nome del candidato. Rispettato - guarda caso - l'ordine alfabetico, in un concorso anonimo (oopppsss). Verbali dai quali risulta che il presidente delle sottocommissioni era contemporaneamente...in entrambe le rispettive sedi. Una persona davvero fortunata, con il dono dell'ubiquità.
Griglie di correzioni senza nomi, quindi non abbinabili al tema. O meglio, abbinabili a qualunque tema di chiunque. Temi, da una data in poi, addirittura nemmeno corretti ma valutati. Da una data in poi, un'accellerazione improvvisa nella correzione degli elaborati, fino a dedicare persino quasi 3 - 4 minuti per ogni tema; tema composto in media da 6 pagine fitte di argomenti complessi. Una supercommissione, che riesce a valutare elaborati difficilissimi in pochissimo tempo, alcuni senza manco leggerli. Del resto, con un presidente ubiquitario...

E via dicendo. A scorrere i 13 ricorsi (perdonate il bisticcio) esce davvero un bel quadro di trasparenza (hihihih), professionalità e serietà.
Viste e valutate le prove, il TAR non ha potuto fare altro che accogliere le motivazioni di tutti e 13 i ricorsi presentati. E respingere le controsservazioni dell'avvocatura di Stato.

D'altra parte non ci voleva certo la sfera di cristallo nè essere Sherlock Holmes per capire che qualcosa, che molto non quadrava fin dall'inizio in questo concorso per presidi.

Eppure tutti zitti. A partire dai sindacati, i quali non si sono minimamente stupiti di fronte alle (incredibili percentuali di) bocciature vicine al 90% dei candidati. In pratica, dei 3.895 candidati ammessi in Lombardia, circa 400 hanno sostenuto l'orale. Tradotto: la stragrande maggioranza dei professori italiani, esaminati su materie di competenza, è stata bocciata dalla "commissione con i super poteri". Così come bocciati sono stati persino quelli che da anni già facevano il vice preside (!!)
Nemmeno le dimissioni di un componente della sottocommissone, in disaccordo con le procedure utilizzate, aveva smosso i paladini dei diritti benché la vicenda fosse finita sui giornali. Ma non crederai mica a tutto quello che scrivono i giornali, no?
(Il sostituto, tra l'altro, non avrebbe avuto le competenze per valutare i professori. Ma nella supercommissione s'impara tutto in un batter d'occhio)

Nulla. I sindacati non proferirono verbo. Tutti zitti; tutto in silenzio. Adesso invece il vento è cambiato. Sarà la primavera del TAR. Ma cosa chiedono i sindacati? Tutti diremmo: grideranno allo scandalo, chiederanno il rispetto delle regole. Vigileranno affinché i diritti siano rispettati.

Sbagliato.

In sindacati sono scesi sul piede di guerra contro chi ha proposto il ricorso e per tutelare coloro i quali hanno superato le prove (per inciso, non sono presidi e nemmeno possono considerarsi vincitori del concorso perché la graduatoria di merito non è più stata fatta. E il concorso si chiude con la graduatoria. Fino ad allora nessuno ha vinto alcunchè). Eccoli - finalmente - i sindacati: tacciono di fronte a sospette bocciature e dimissioni ma insorgono contro chi ha avuto ragione. Come mai?

Così, i ricorrenti sono buggerati due volte: la prima dalla "commissione dei fantastici 4", con una bocciatura ingiusta; la seconda perché su di essi viene fatta ricadere la colpa morale di aver fatto chiarezza di procedure ritenute pregiudizievoli. La colpa non è di chi si è comportato male bensì di chi l'ha fatto notare (tutelando con ciò l'interesse di tutti i candidati ad uno svolgimento serio e corretto). A leggere i forum sono come i mafiosi pentiti: infami e traditori.

Che la colpa, poi, sia dei magistrati è un ritornello sentito ahimé più di un volta fino a qualche tempo fa.

Ci si potrebbe anche chiedere, in chiusura, cosa stia facendo in merito il Ministro. (4 professoresse gli hanno mandato una lunga e circostanziata lettera di marachelle - è un eufemismo - della commissione in Calabria)

L'importante è che sindacati e Ministro non chiedano trasparenza. A quello ci ha già pensato la commissione con le buste. :-)

 

 

 
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