Nell'ambito della medicina, psicologia e psichiatria italiane una parte dei professionisti mantiene un atteggiamento ortodosso e pertanto tende ad ostacolare le terapie complementari innovative. Questi "esperti" del settore medico e della psicologia sono tenacemente attaccati a teorie, idee, pensieri, conoscenze oggettive e dogmi che a loro parere sono le uniche in grado di descrivere la maggior parte delle sofferenze interiori dell'essere umano ed indicare le cure necessarie per superarle o attenuarle. Questi "esperti" dimenticano che una societa' basata unicamente sulla ragione, la scienza, il potere, la produzione, l'economia e la tecnologia incentiva nelle persone uno stile di comportamento e di vita che lascia in esilio l'anima, la creativita', la llberta' e l'umanita'. Queste facolta' umane lasciate in esilio determinano insoddisfazione, infelicita' ed il blocco dei progetti creativi ed umani nella vita professionale, relazionale e sociale. Nessuna cura medica e psicologica odierna puo' attenuare queste forme di disagio semplicemente perche' nei percorsi di laurea tradizionali questi problemi sono ignorati. Le terapie complementari sono nate proprio per offrire ad ogni persona l'opportunita' , per quanto possibile, di prendersi cura di se' e della propria esistenza, di riconoscere le proprie risorse per affrontare e superare vari problemi incontrati nella quotidianita' e per sviluppare un modello e stile di comportamento piu' umano, creativo e tendente a preservare la salute di se' stessi e della comunita' ed a ricercare la qualita' di vita. Le terapie complementari come ad esempio la chiropratica, l'osteopatia, la riflessologia, l'agopuntura, la naturopatia, il counseling, l'omeopatia sono state riconosciute da vari stati nel mondo, compresa l'europa, evidentemente perche' sono utilizzate con beneficio da milioni di cittadini per finalita' ed obiettivi completamente distinti da quelli descritti nei manuali e nei corsi di laurea e specializzazione delle facolta' di medicina e psicologia italiane.
Gli ordini professionali e le terapie complementari (prima parte).
Nell'ambito della medicina, psicologia e psichiatria italiane una parte dei professionisti mantiene un atteggiamento ortodosso e pertanto tende ad ostacolare le terapie complementari innovative. Questi "esperti" del settore medico e della psicologia sono tenacemente attaccati a teorie, idee, pensieri, conoscenze oggettive e dogmi che a loro parere sono le uniche in grado di descrivere la maggior parte delle sofferenze interiori dell'essere umano ed indicare le cure necessarie per superarle o attenuarle. Questi "esperti" dimenticano che una societa' basata unicamente sulla ragione, la scienza, il potere, la produzione, l'economia e la tecnologia incentiva nelle persone uno stile di comportamento e di vita che lascia in esilio l'anima, la creativita', la llberta' e l'umanita'. Queste facolta' umane lasciate in esilio determinano insoddisfazione, infelicita' ed il blocco dei progetti creativi ed umani nella vita professionale, relazionale e sociale. Nessuna cura medica e psicologica odierna puo' attenuare queste forme di disagio semplicemente perche' nei percorsi di laurea tradizionali questi problemi sono ignorati. Le terapie complementari sono nate proprio per offrire ad ogni persona l'opportunita' , per quanto possibile, di prendersi cura di se' e della propria esistenza, di riconoscere le proprie risorse per affrontare e superare vari problemi incontrati nella quotidianita' e per sviluppare un modello e stile di comportamento piu' umano, creativo e tendente a preservare la salute di se' stessi e della comunita' ed a ricercare la qualita' di vita. Le terapie complementari come ad esempio la chiropratica, l'osteopatia, la riflessologia, l'agopuntura, la naturopatia, il counseling, l'omeopatia sono state riconosciute da vari stati nel mondo, compresa l'europa, evidentemente perche' sono utilizzate con beneficio da milioni di cittadini per finalita' ed obiettivi completamente distinti da quelli descritti nei manuali e nei corsi di laurea e specializzazione delle facolta' di medicina e psicologia italiane.