la creativita'

Controllo mentale ed affetto interpersonale (seconda parte).


In azienda e nelle istituzioni spesso il controllo di tipo mentale operato sui dipendenti influisce sui rapporti interpersonali ed il grado di collaborazione e cooperazione. Nel post numero trentanove ho indicato che un controllo ossessivo ed analitico dell'operato dei dipendenti rende superficiale l'organizzazione del lavoro ed annulla l'innovazione. I dirigenti ed i responsabili aziendali ed istituzionali che eccedono con il controllo di tipo mentale possono causare un clima conflittuale tra il personale difficile da rilevare perche` solitamente viene mascherato dalla razionalizzazione. Questa tipologia di conflitti interpersonali hanno origine nella difficolta` di riconoscere e sentire le proprie ed altrui emozioni. In questa situazione ogni dipendente tende ad interpretare con la mente l'atteggiamento relazionale altrui e contribuisce alla creazione di un clima di freddezza emotiva, insensibilita` e cinismo. Negli uffici aziendali ed istituzionali, un clima di freddezza emotiva tra il personale riduce il livello di collaborazione e cooperazione necessari per sviluppare progetti di lavoro privi di errori grossolani e sprechi negli investimenti. L'affetto interpersonale e` necessario per mantenere buoni rapporti familiari, di amicizia e di coppia ma e` particolarmente importante anche nei rapporti di lavoro. L'affetto nei rapporti aziendali ed istituzionali puo` essere sublimato da ciascun dipendente in modo tale da favorire un incremento della collaborazione e cooperazione umane. L'iniezione di umanita` in aziende ed istituzioni moltiplica le difese nei confronti dei tentativi di corrompere e deviare la personalita` dei dipendenti.