la creativita'

Emozioni e liberta` (seconda parte).


Nella societa` di oggi sembra sia diventato inutile, superfluo e negativo manifestare le proprie emozioni anche in modo costruttivo ed innocuo. Nel post numero quarantotto ho indicato che le persone possono mascherare le proprie emozioni anche inconsapevolmente per mantenere dei vantaggi economici o di potere. Le emozioni spesso vengono combattute, compresse e maltrattate all'interno della persona affinche` gli sia impedito di manifestarsi nella vita professionale, sociale e familiare. Nelle istituzioni ed in ambito aziendale, politico e familiare pare sia importante mantenere sempre un atteggiamento freddo e razionale per affrontare al meglio ogni problema professionale, relazionale e di vita. L'atteggiamento senza empatia o emozioni vive e in movimento e` spesso considerato tipico di una persona matura, responsabile o di cultura elevata. Nelle istituzioni, in azienda e nelle famiglie le persone solitamente ignorano l'importanza e le caratteristiche delle emozioni perche` generalmente la societa` e` organizzata in modo semplificato e limitato. La cultura di una societa` puo` inoltre indicare ai cittadini che le emozioni hanno uno scarso valore mentre sono importanti il denaro ed i beni materiali. Le emozioni invece aiutano gli esseri umani a collaborare e cooperare attivamente alla costruzione di una comunita` vitale, solidale e capace di mantenere ad un livello basso la sofferenza delle persone ed i costi sociali e sanitari. La morte delle emozioni di una persona causa anche una limitazione della liberta` individuale e collettiva ed un incremento costante degli interventi di cura nell'area psichica e fisica. La soppressione delle emozioni incrementa la probabilita` di sviluppare atteggiamenti personali psicopatici che danneggiano la societa` e limitano la liberta` . L'isolamento delle emozioni determina spesso rotture e separazioni nei rapporti familiari, di amicizia e lavoro. In una societa` sana le emozioni uniscono i molteplici bisogni dei cittadini in modo tale che siano soddisfatti senza rischi che nelle comunita` avvengano improvvisi crolli materiali, economici e morali.