la creativita'

Dirigenza e divieti alla persona creativa.


La dirigenza delle organizzazioni pubbliche e private cerca spesso di sopprimere la creatività del personale tramite divieti di fare ed agire in modo diverso dalle consuetudini diffuse nell'ambiente di lavoro. I dirigenti incapaci di valutare i fatti e la realtà con equilibrio e verità possono considerare la persona creativa come un soggetto che cerca la libertà attraverso la rottura delle regole esistenti nell'ambiente di lavoro. La persona creativa può quindi trovarsi a disagio e sviluppare i sintomi tipici dello stress e della fatica a livello psicofisico. Questo tipo di disagio relazionale può essere parzialmente ridotto dalla persona creativa con l'aiuto dell'omeopatia, della fitoterapia o gemmoterapia e dell'analisi esistenziale dei traumi subiti effettuata con uno psicoterapeuta esperto di problemi e patologie diffuse nelle organizzazioni pubbliche e private. Questa tipologia di disagi purtroppo può essere superata soltanto se la persona lascia l'ambiente di lavoro patologico perchè la dirigenza impaurita dai cambiamenti cercherà costantemente di ostacolare in ogni modo il lavoratore creativo. La creatività della persona può svilupparsi solo in ambienti di lavoro che permettono al personale di cercare quotidianamente le soluzioni migliori nella propria attività professionale. I dirigenti propensi a vietare alle persone di fare ed agire in un certo modo creativo spesso contribuiscono gradualmente a disumanizzare le organizzazioni pubbliche e private ed a rendere tristi, insoddisfatte e grette le risorse umane. In queste organizzazioni il lavoro diventa tecno-meccanico e la vita interiore del personale viene svuotata dalle qualità e talenti presenti nella sfera transpersonale e spirituale. I divieti espressi dalla dirigenza ostacolano la ricerca evolutiva e professionale delle persone normalmente equilibrate e di buona volontà e pertanto possono essere considerati atti incostituzionali e lesivi di uno sviluppo naturale e transpersonale dell'essere umano. Le norme sul diritto del lavoro dovrebbero impedire alla dirigenza di vietare lo sviluppo creativo ed umano del lavoratore nelle organizzazioni pubbliche e private. Una legislazione carente di tutele per la personalità del lavoratore ed una formazione inadeguata o inesistente della dirigenza possono irrigidire le organizzazioni pubbliche e private, privarle di vitalità creativa e capacità di rinnovarsi nonchè di garantire una sopravvivenza dignitosa ai dipendenti.