Remo

Una storiella,così per passare il tempo


Anni 70.Omer il protagonista della storiella,era spensierato,in attesa del servizio militare,deciso a divertirsi.Tutte le domenica ,con gli amici andava in una sala da ballo,nel paesi distante da casa,così tra le altre cose ci si faceva una passeggiata.Quella domenica di maggio,era diversa dalle altre,la primavera si era già affermata,l'animo di Omer era carico.Giunti all"Soffitta",così si chiamava la balera,subitò notò una ragazza che definva splendida,i due sguardi si incrociarono,Omer come al solitò arrossì,era di una timidezza esasperante.Quando iniziarono le danza ,Omer subito a chiedere alla ragazza di ballare,e subito un rifiuto.Senza perdersi d'animo,allora la invitò a bere qualcosa,qui stupito dall'assenso della giovane amica.Si presentarono,lei si chiamava Roberta.Tutto il pomeriggio lo passarono a chiacchierare,erano diventati amici,si riprometterono di rivedersi la domenica successiva.Omer non era il tipo di aspettare,saputo il nome del paese dove Roberta abitava,l'indomanisera,ecco il nostro amico recarsi a Castrocaro,il paese di Roberta,giunto nella piazza,tra la folla la vide ,subito sentì il cuore battere come un tamburo,si avvicinò e tra la sorpresa della ragazza ,si scambiarono i saluti,ed insieme a prendere un gelato.Dopo qualche ora la ragazza si congedò dicendo che doveva andare a studiare.Omer sereno e felice andò aprendere la fidata 500,e acceso lo stereo che aveva installato si avviò verso casa,i km da fare erano oltre 100.La domenica successiva i due ragazzi si ritrovarono alla"Soffitta"e ballaro abbracciati tutti i lenti del pomeriggio.La stria andò avanti per alcune domeniche,ma una di queste Roberta non c'era,Omer si rivolse all'amica chiedendo della sua amata,Patrizia gli disse che a casa erano arrivati parenti e non aveva potuto venire.La sera Omer,invece di andare altrove ,si recò in una sala ad Alfonsine,paese anche quello lontano da casa sua,Dopo un pò che era dentro;vide entrare Roberta in compagnia di un ragazzo a dir poco bellissimo,i due ignari di essere osservati si misero a ballare stretti stretti con atteggiamenti inequivocabili,Omer pensò di aver perso Roberta.Triste Omer si recò a casa,la cosa l'aveva turbato molto,ma gli anni e l'imminente partenza per il servizio militare lo convinsero che forse era meglio così.In settembre,la cartolina precetto non era ancora arrivata,La "soffitta aveva ria perto e Omer decise di tornarci,dopo un pò che era entrato ecco che vede Roberta,sola con Patrizia,Robeta,da prima stupita poi gli corse incontro,abbracciandolo,ballarono tutto il pomeriggio,verso sera,lei lo invito ad uscire per completare l'incontro con un tet tet,ama Omer non avevala macchina e quindi si divetet rimandare alla domenica successiva.Ma qua entro in scena il destino,la maattina dopo,arrivo la fatidica cartolina,che gli ordinava di presentars a B.A.R di Roma,due giorni dopo.Omer parti con l'amaro in bocca,il periodo di addestramento fu duro,Roberta ogni tanto gli scriveva,manifestando che sentiva la sua mancanza.L'addestramento fu duro,ma Omer riusci a vincere una licenza premio.la domenica successiva era già alla "Soffitta",Roberta non c'era,c'era Patrizia,la quale gli ha raccontato che Roberta era incinta e stava male,la sorpresa per Omer fu tanta,ancor di più quando Patrizia lo invito a ballare un lentone che a lui ricordava qualcosa di bello,a quell'invito ,lo sguardo di Omer fini sulla pancia di Patrizia,la quale con lo sgurdo da chi si è sentita scoperta se ne andò.Omer fini il suo bicchiere di cognac,e se ne andò,mai più mise piede in quel locale.Finito il servizio militare ritorno a Castrocaro,rivide da lontano Roberta con il passeggino,Il barista sbottò un commento,:-Quella è una ragazza madre,Il padre del bambino ero lo stesso del padre del bambino di una certa Patrizia,ma nessuna delle due lo aveva sposato.Anche con Castrocaro,Omer chiuse il discorso,anzi sposto la sua zona di conquista in direzione opposta,ma non ha mai scordato quei momenti che anche se in maniera negativa avevano segnato la sua vita.