re_volution

requiem


Requiem per un angelo   Sono fuggita nel bagliore di una notte bugiarda attraversando il Passato senza più pretendere neanche la compagnìa della Luna nel labirinto ancestrale di un mistico tradimento senza voltarmi mai e senza inciampare nei ricordi scordando le tue mani unite in preghiera   Il suono lontano di un pianoforte in un paese straniero e un'imponente maestosa scalinata...   Esito.   La cicatrice della ferita inflitta dalla tua spada sacra si è riaperta... sanguina e il dolore mi lacera l' anima.   Barcollo.   Le ombre inquietanti delle cattedrali gotiche con i campanili di fredda pietra m'inghiottono nell'oscurità.   Sogno.   Nelle sue mani il profumo dell'eternità... Scorgo il tuo volto ma le lacrime mi (ti) offuscano la vista e mi perdo nel vuoto senza stelle...   Guardo.   Tra le mura delle tue (sue) paure si agita nel sonno che attendeva ancora una notte ma senza più sogni prigionieri degli oscuri corridoi della mente che determinata rifugge l'antico inganno.