Renne e solitudine

Secondo me dovresti ringraziare prima te stessa...tutta farina del tuo sacco ;-))

siamo contenti di riaverti qui, e siamo contenti di riaverti in Italia... che tu sia vicina o lontana, qui, sei sempre a distanza di un click, sempre... e forse è solo questa la magia... mi commuovo alla tua visione del sole, e della piazza... posso solo lontanamente immaginare la tua gioia, e ne faccio mia un pochettino... un abbraccio forte di bentornata Paola, ricorda che ti aspetta una festa di laurea... ;o) (P.S.: ma adesso devo cambiare il tuo link ai miai preferiti?);o)

Le tue parole sono ancora una volta, coerentemente perfette! Vabbè, egoisticamente direi ( visto che sono una tua lettrice novella ma affezionatissima)cambia solo il titolo e continua, ma non avrebbe logica umanamente. ......... BEH, che c'è di affascinante nella logica?...Le file perfette...forse... boh...insomma, l'unica cosa che posso dire senza impaperarmi è fai ciò che ti fa stare bene sempre, rinnovo il mio entusiasmo per il tuo potere descrittivo, ti abbraccio vitualmente e saluta palazzo vecchio, piazale michelangelo, le cascine, SMN e se c'è ancora, l'artigiano che fa le scarpe a mano, dietro la stazione, da parte mia. Con stima ed affetto, Vania

ciao cucciola, sempre la stessa no...lo sento lo percepisco già il tuo percorso in questo mondo ti ha forse maturata,ma non rintanarti ora nel tuo guscio...non farlo, ti ricordi di quando andavi a spasso ascoltando le canzoni di Norah Jones,quanta tristezza avevi dentro e fuori di te.Si la stessa ..ma con un bagaglio diverso,il tuo. il mio bene é lo stesso di sempre..Isa...(ciao Vania.)

Beh... buon viaggio :)

Quando passo di qui ho delle emozioni strane. Ho sempre immaginato che i paesi scandinavi fossero la mia terra mancata. Io amante del freddo e della neve, del rigore dal punto di vista burocratico, funzionante ed efficiente. L'idea di queste casine basse dai tetti appuntiti per far sciovolare via la neve, i maglioni di lana grossa e le mille lucine che addobbano e contornano alberi e case da Santa Lucia fino alla befana. Eppoi (Stoccolma a parte, ma davvero lo giuro) finalmente il tanto desiderato incontro con il mondo scandinavo. E'vero era estate, è vero non ero con le persone giuste, ma tornato a casa che disincanto! e un pò mi ha fatto male devo essere onesto. Poi il tuo blog. Il vedere con gli occhi di un'altra persona quel mondo, quei posti vissuti solo qualche mese prima. Le emozioni che descrivevi le riuscivo a comprendere bene e seppur non partivano da me le riuscivo a fare mie. Piano, piano stò andando a ritroso e stò leggendo il tuo blog. Mi serve un pò di tempo, quello che in genere non ho. Questa tua esperienza di tre mesi via, lontano da tutto e da tutti quasi alla ricerca anche di te stessa. Di una Paola che forse qui rimaneva un pò assopit in mezzo a tante altre cose. Io credo davvero che nonostante tutto sia stata una gran bella esperienza. Per te stessa, per fissare la consapevolezza di sè. Mi i sono immedesimato. Le camminate in mezzo alla neve e al freddo le ho fatte anch'io. Ero qualche passo dietro te. Ho preso le stesse navi, gli stessi treni a volte con un'ora di ritardo a volte con giorni. Ho compreso il cambiamento che un'esperienza del genere comporta dentro e ti dico la verità, Dio quanto lo vorrei fare anch'io, anche in Finlandia. E'un nuovo modo di porsi rispetto a sè stessi, alla vita e le giornate non vengono mai date per scontate. Ogni giorno è tutto nuovo e lontano dal tuo modo abituale di vivere e raffrontarti. Credo che a me sarebbe venuto un gran magone facendo la valigia, piegando i maglioni insieme ai ricordi. L'euforia del ritorno è vero, ma anche la contentezza d'essere cresciuto, dentro, nell'animo e nella mente. L'ultimo giorno, l'aereo e il distacco da quel suolo. L'arrivo a casa, gli affetti, il ritrovare persone e sorrisi, il frastuono dei saluti e degli abbracci, le mille domande. I profumi di casa, il colore dei mattoni dei nostri palazzi, l'architettura e il sentir per strada la melodia di una lingua conosciuta. E'ora di riprendere contatto con il mondo conosciuto, dopo tre mesi di sospensione. Bisogna rientrare nella propria vita, anche se i bottoni ora fanno fatica a chiudersi. Mesi fa, scappavo da Bologna e andavo a rifugiarmi a Firenze. Un piccolo mondo costruito su misura per me, dove solo sogni e magia potevano entrare. La sera, anche se ormai ottobre inoltrato si mangiava nel terrazzino circondato ai lati da muri di un'albergo e dal penultimo piano di una casa. Difronte un tetto dove prepotente s'imponeva il campanile di Giotto e il Duomo con i suoi colori da enorme lecca-lecca. La cupola rimaneva al lato di quel terrazzo e sopra tutto il cielo stellato e la sua immensa profondità. Le fiaccole sul parapetto in mezzo ai gerani e giù si sentiva il vociare della gente su via dè Calzaiuoli sovrastata di tanto in tanto dallo sferragliare del passo dei cavalli e dal rumore infernale del macchinario che pulisce la strada. Solo a quel rumore diabolico ritornavi dentro all'attualità, altrimenti saresti rimasto sospeso tra quelle stelle e quella visione così distinta e illuminata del genio dell'uomo. Mondi così diversi, a tratti lontani, davvero lontani, ma in cui tu sei riuscita a vivere e a crescere. E questo dovrebbe riempire d'orgoglio te e chi ti stà vicino. La tua esperienza saprà arricchire anche loro. ben tornata, "piccola zarina"- ric

ecco... e io che volevo scrivere una battuta stupida... e mi leggo questa poesia (perchè E' poesia...) di Riko, e mi sento proprio una piccola cosa non bene identificata ma che striscia... va bene... prendo coraggio e te la faccio lo stesso, la battuta... "ma ti sei di nuovo persa nella tundra?" :o) un bacio chicca...

si ho sbagliato , volevo salutare Vania e ho lasciato li il commento a te...ma é ciò che penso lo sai,lo so. sai anche che ti porterò fuori dalla tundra se me lo chiedessi..incurante dei pericoli pur di portarti in salvo. i miei baci .buona giornata di festa a tutti .briciola

...non mi sono persa nella tundra... attualmente sono un'anima errante tra lavatrici, ferri da stiro, alberi di natale e mariti bisognosi di attenzione... :) Sono fuori fase, confusa, alla ricerca di qualche punto fermo, annaspo, brancolo nel buio... e in questo momento di totale perdita di equilibrio non riesco a fare altro che ringraziarvi con tutto il cuore per i vostri commenti, che ancora una volta, illuminano i miei sempre più frequenti momenti di buio. Un bacio a tutti. Tornerò presto.

ok sono pronta al salvataggio, ho con me corde e piccozze....vediamo se riusciamo a venire fuori da questa tundra,almeno proviamoci. baci per te briciola

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