C.A.T.

Post N° 28


Manifesto contro il raduno dei nostalgici del fascismo di ForzaNuova e dei gruppi neonazisti tedeschi nella città di Viterbo e per cancellare le scritte naziste sui muri dei Viterbesi. 05/10/2006  0.11.00 - POLITICA IN PRIMO PIANOViterbo, la nostra splendida città medievale, ha ospitato il giorno 29, 30 settembre e 1 ottobre 2006 un raduno di gruppi, italiani e tedeschi, nostalgici del fascismo e del nazismo frutti ideologici causa di enormi disastri in Italia e nell’Europa intera.  Quanto accaduto è molto grave per via del messaggio politico negativo che tali gruppi xenofobi ed antisemiti intendono inculcare nelle menti dei nostri giovani e nelle classi sociali economicamente più svantaggiate e culturalmente più sprovvedute, buttando spesso e volentieri benzina sul fuoco di un disagio esistente nella nostra società e, che, purtroppo, tarda ancora ad essere debellato. Il raduno sopra citato è stato osteggiato da tutta l’Unione viterbese ma non ha visto alcuna presa di posizione di posizione ufficiale da parte del sindaco di questa città Gabbianelli.  Se il significato di ciò è “chi tace acconsente” allora ci vien da pensare: quali sono le vere intenzioni di quest’uomo, che nelle statistiche ufficiali dei sindaci risulta fra i più amati dai propri concittadini? Forse tornare anticipatamente alle urne, come già si è vociferato su alcuni giornali, appoggiato dal proprio partito e dai vicini gruppi dell’estrema destra viterbese, lasciando Forza Italia e l’UDC sull’uscio di porta?  Quantunque, come forze politiche, amanti della democrazia e della pacifica convivenza civile, sentiamo la necessità di informare tutti cittadini viterbesi, aventi a cuore tali valori, che non si possono sempre usare due pesi e due misure da parte del Sindaco.  Nei giorni scorsi, i giornali del viterbese, ci informavo della rapida mobilitazione degli operai del CEV al fine di togliere alcuni manifesti affissi da un giovane artista milanese che aveva osato affiggerli sui pilastri di alcuni cavalcavia di Viterbo!  Inoltre, i manifesti dell'artista facevano parte di una mostra “Cantieri d'Arte” organizzata da Arci, Università della Tuscia ed altri ...  Le scritte fasciste e naziste, onnipresenti in qualsiasi punto di Viterbo, che incitano all’odio ed alla violenza urbana condite con svastiche e croci celtiche stanno ferendo le bellezze medievali dei palazzi viterbesi e l’immagine pubblica dei suoi cittadini, oltre che essere un oltraggio ai troppi morti che tali nefasti ideali hanno causato in tutta Europa, rimangono per anni e si moltiplicano sotto l’indifferenza dell’attuale sindaco.  Di certo, non può dire di non sapere; tali scritte negative sono sotto gli occhi di tutti i cittadini e pubblicamente indicate da alcune forze politiche locali.  Perché gli operai del CEV non li mobilita nessuno per cancellare tali scritte?  Or dunque, ancora, qual’e’ la logica che pervade il pensiero e le azioni politiche del nostro primo cittadino?  E’ forse a nome di tutti i viterbesi che in agosto, con il tricolore a tracolla, ha inaugurato una circonvallazione al bravo oratore, ma cattivo cattivo maestro, Giorgio Almirante? Oppure, oltre che avere un primo cittadino, abbiamo anche un padre padrone che sa dosare carota e bastone? Bastone con gli avversari e Carota con chiunque possa far parte del proprio disegno autoritario? Troppe domande ci sorgono ma la risposta dovrebbe essere una soltanto. In Italia esiste una legge che persegue come reato l’apologia di fascismo e di nazismo. Togliere un manifesto da un cavalcavia significa ripulire un muro ad uso improprio utilizzato; il non agire nei confronti di chi diffonde scritte xenofobe ed antisemite significa essere un loro avallatore? Risponda soltanto a questo, il nostro caro sindaco, con mobilitazioni degli operai del CEV tendenti a smentire quanto detto in questa parte conclusiva.  www.prcviterbo.com Circolo PRC Viterbo Sito web: