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Creato da: antifascistavt il 06/07/2006
Coordinamento Antifascista della Tuscia

 

 
« Messaggio #33Ancora sulla mozione UDC... »

Ancora violenza fascista

Post n°35 pubblicato il 15 Dicembre 2006 da antifascistavt
 

“Essere antifascisti è un fatto culturale”, questo è riportato in una canzone dei Modena City Remblers.

Essere antifascisti a Viterbo è motivo di pregiudizio e di discriminazione.

Non si riconosce più nella resistenza un motivo di identificazione nazionale, almeno non qui a Viterbo.

Vedere una svastica su un muro dovrebbe creare ribrezzo, ma a Viterbo non ci si fa più caso.

La nostra amministrazione comunale intitola vie ad ex fascisti, non cancella i motti razzisti sulle mura della città, chiude ai giovani gli spazi di aggregazione e di cultura.

E’ naturale che in un ambiente così culturalmente appiattito si verifichino atti squadristi da parte di gruppi che in tale contesto si trovano a loro agio.

E’ grave che si prenda posizione solo contro la violenza, ma mai contro il fascismo che proprio della violenza fa la propria base ideologica.

Ma tutto ciò non ci stupisce, sia perché “Vertice Primo” ha scelto di confluire in un partito schieratosi con Berlusconi nelle scorse elezioni (Fiamma Tricolore), sia perché gli stessi esponenti dell’associazione di estrema destra hanno pubblicamente affermato di essere stati “corteggiati” a suon di finanziamenti dal partito di Forza Italia che, a più di tre giorni dalla pubblicazione di questa scottante rivelazione, non ha smentito la vicenda.

I ragazzi della Sinistra Giovanile stavano soltanto attaccando manifesti per un’iniziativa organizzata dalla Provincia, erano solo in due e non credo che avessero tempo per infastidire i loro aggressori, tanto da condurli all’azione violenta, come vuol farci credere il consigliere Scaramuccia.

L’atto criminale più vigliacco si consuma cinque contro uno e coprendosi il volto con cappucci e sciarpe ed è naturale che il più delle volte non si riconoscano i colpevoli. Non per questo bisogna       difendere un ben noto gruppo di ragazzi sui quali pendono decine di denuncie.

E’ scoraggiante vivere in questa città dove i basilari valori di rispetto e convivenza sanciti dalla costituzione  non trovano ascolto neanche tra le componenti politiche che amministrano il territorio.

Questa deve essere letta come una condanna pubblica, una denuncia di quella parte della popolazione civile che crede ancora nell’antifascismo e che non vuole piegarsi al revisionismo.

Concludendo ancora con i Modena City Remblers : “Nessuna conquista è per sempre, c’è sempre qualcuno che è interessato a toglierla, per cui resistere è non solo un dovere, ma anche una necessità dei giovani. Altrimenti non si va avanti!”

 

Coordinamento Antifascista della Tuscia

 

 

 
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 17/12/06 alle 02:33 via WEB
Esiste un comitato anti-fascista? Cazzo, la linea Gustav non tramonta mai!
(Rispondi)
 
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Antifascismo militante

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Petizione Contro l'intitolazione della Circonvallazione a Giorgio Almirante

Il giorno 19/07/2006 il sindaco di Viterbo ha intitolato una parte della circonvallazione di Viterbo a Giorgio Almirante.

Almirante è stato uno dei redattori della rivista “La difesa della Razza” caratterizzata da feroce e becero razzismo ed antisemitismo.

Militante attivo della Repubblica sociale di Salò che, alleata dei nazisti, torturava e massacrava i cittadini italiani democratici, è stato, dopo la guerra, tra i fondatori dei Movimento Sociale Italiano, diventando poi segretario dello stesso partito. Il MSI di Almirante, si caratterizzò anche come organismo politico che mitizzava la dittatura mussoliniana e che esaltava anche le dittature contemporanee, come la dittatura greca dei Colonnelli, la dittatura militare Turca e il colpo di stato cileno, mentre denigrava ed offendeva il movimento antifascista e la democrazia repubblicana italiana. Il MSI di Almirante si rese protagonista inoltre di una miriade di aggressioni contro studenti, operai e militanti democratici con conseguenti ferimenti ed omicidi.

Lo stesso Almirante partecipò attivamente all’attacco violento contro la facoltà di giurisprudenza insieme al collega Caradonna.

Almirante ancora protagonista di un inquietante episodio collegato alla strategia della tensione. Viene infatti incriminato per favoreggiamento del terrorista Cicuttini, autore della strage di Peteano. Si salverà con l’amnistia.

La storia politica di quest’uomo, si chiude senza alcun riconoscimento delle battaglie civili che hanno contribuito alla costruzione della democrazia italiana.

Intitolare a questo personaggio una via di una città italiana, significa quindi offendere chi è morto lottando contro i nazifascismi ed offendere chi ha speso la propria vita per costruire e rafforzare la democrazia italiana.

Chiediamo rispetto per l’Italia. Chiediamo che questa targa sia rimossa dalle vie della città di Viterbo.

Per aderire inviate via e-mail il vostro nome e cognome all’indirizzo antifascistavt@libero.it

Iniziativa appoggiata dal Coordinamento Antifascista della Tuscia

 

 

 

 
 

Antonio Gramsci

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