RESPIRI E PAROLE

IZI


Ogni dieci anni ci incontriamo. Una grande festa. Dieci, venti, trent'anni dalla laurea. Incontro in Aula Magna con tanto di Gaudeamus igitur di cui tutti, dico tutti ,ricordiamo ogni parola in latino( mi sono sempre stupita come mai noi cantavamo quasi solennemente quest'inno mentre a Padova non lo si sente per nulla, in nome della goliardia si cantano altre cose ben piu' saporite).Ieri sera mi e' arrivata la mail. Conferma per giugno. 90 laureati In Medicina , classe 1990, Timisoara si incontreranno a giugno. Aula Magna affitata per l'evento. Cena festiva in un bel ristorante., seguita da ballo per tutta la notte. Arriverano 110 persone, colleghi e famiglie da 16 paesi del mondo.Comunicata la mia partecipazione do un'occhiata alla lista dei colleghi. C'e' l'anestesista di Brisbane presente. Anche l'endocrinologo al Mount Sinai New York e anche il chirurgo di Houston . Per non parlare del ricercatore di Boston e famiglia e del radiologo interventista di Haifa, della ginecologa di Mannheim e dell'ortopedico di Rotterdam. Ci sono anche molti colleghi rimasti in Romania, professionisti conosciuti nella citta' della nostra laurea.Ad un certo punto il mio sguardo si ferma. Sento una stretta al cuore. Davanti al nome di Isabella, Izi,cardiologa,ultima residenza in Francia, nella tabella asettica di Excell, c'e una colonna in neretto...cosi' come davanti ad altri quattro nomi... non riesco pensare. Scendo in cucina e mi apro una bottiglia di Pinot Noir. Ne bevo un sorso. Cucino velocemente una pasta all'olio e parmiggiano. Mangio e piango. Izi non c'e' piu'...Ricordo Izi. Eravamo molto amiche. Lei ungherese, piccolina, delicata, bionda, abitava vicino a casa mia. Andavamo alle lezioni in ospedale per l'internato insieme, cammindano a piedi, velocemente tutte le mattine. Studiava molto Izi.Ambiziosa ed orgogliosa aveva superato gli esami brillantemente. Chiusa nella sua stanzetta non si dava tregua.Al quinto anno tra lei e Marcel, uno dei piu' bravi colleghi,quello dei voti massimi persino in statistica oppure in malattie tropicali per intenderci, era nata una storia d'amore.Si sono sposati alla fine dell'Universita' e poi sono andati a Parigi per specializzarsi. Avevano vinto una prestigiosa borsa di studio dello Stato francese. Entrambi. Studiavano come forsenati. Volevo bene ad Izi e Marcel.Sognavo un'amore come il loro. Poi con Izi ci raccontavamo tutto, eravamo amiche per la pelle. Lei sapeva tutto di me. Ci scambiavamo gli appunti e anche qualche vestito. Per fare colpo alle feste ...Ci siamo riviste dieci anni fa. Alla festa dei dieci anni dalla laurea, appunto... Poi ci siamo perse . Cosi' come succede spesso con le persone care della nostra vita. I giorni passano nella fretta quotidiana, la mente smette di pensare, di ricordare... E ti ritrovi davanti ad una colonna excell a domandarti come mai non sei riuscito a sapere nulla? Come mai nei momenti di disperazione, di malattia, di paura, non sei stato li', vicino a quella persona amica?Ho saputo solo oggi della grave malattia di Izi, della sua lotta disperata per sopravvivere e dell'amore immutato di Marcel in tutti questi anni.Ho solo voglia di piangere. Per la mia assenza. Per la nostra caducita' indifferente. Per tutti gli alibi che scorrono in silenzio, con gli attimi della nostra vita.Perdonami, amica mia...