RESPIRI E PAROLE

MEMORIE D'OLTRE MURO


" Je suis mauvaise et douce, tendre et cruelle" Jeni ActerianMemorie di una ragazza che non si accontentaPremessa - non so bene il motivo esatto per cui ho deciso di raccontarvi quello che segue.Ci saranno varie puntate di una storia vera che ho scritto d'impulso. Sara' per la mia amica Izi scomparsa o forse perche' un giorno "nonsnonio" mi suggeri' di raccontare l'"altra" mia vita, oltre la Cortina, sara' per il consiglio della Volpoca "scrivi di pancia Corina!" ,oppure per far sorridere il Doc o magari per asciugare lacrime blu...Vi raccontero' alcune storie di oltre Muro.
PANE, LATTE E ACQUA DI ROSE (parte prima)Dovete sapere, in primis,  che negli anni ottanta in Romania il cibo scarseggiava. Cioe' le cose di prima necessita'  tipo pane, latte , carne,  farina e molte altri oggetti banalissimicome il detersivo oppure gli assorbenti si ottenevano solo su "cartella"... un tot di grammi di zucchero pro capite al mese...Lo so che non ci credete ma purtroppo non vi racconto bugie!I negozi  alimentari avevano l'aspetto di una bocca edentula di balena - una montagna di marmellate scadute e innumerevoli scatole di pesce marinato di dubbia provenienza sopra le quali troneggiava lo spumante nazionale a basso costo  e alta probabilita' di sbornia triste con conseguente cerchio alla testa,ma  se ti mettevi in "fila" presto alla mattina forse entravi in possesso dell'agognata bistecca con la quale facevi strafelici i dentisti locali, vista la sua consistenza! Per non parlare del caffe' ,il cioccolato ed il sapone!per questi misteriosi ,sognati oggetti c'era sempre il mercato domenicale, nero s'intende...dove' i vicini serbi , all'epoca  piu' fortunati, sprovisti di un "conducator" come Ceausescu, venivano a venderci cose che per loro non rientravano nei"sogni".Milinioni di cittadini partivano ogni mattina alla conquista della cena come in una sorta di guerra!Quella mattina invece, tre amiche studentesse decisero di partire alla conquista di un'altra cosa, ben piu' desiderata del cibo... un profumo!Con Mimi, una biondina tutta pepe e risate e con Izi ci pregustavamo gia' il momento di gloria!Di profumi occidentali non c'era traccia!mia madre conservava una bottiglietta quasi vuota di Fidji che annusavo quando mi sentivo triste... Pero'... c'era sempre la famosa Consignatia una vera istituzione per le donne dove' a parte qualche vecchio vestito e antiquariato di svariata qualita' potevi trovare profumi  veri, l'acqua di rose bulgara originale ed il magico, inimitabile, chimicissimo Hawai! una fragranza made in Turkey che ogni ragazza adolescente sognava, per far innamorare ai party del sabato sera lo sfortunato amichetto!  Hawai me lo ricordo ancora,un qualcosa di esotico e potente,altamente cefalalgico,che costava un quinto dello stipendio di mio padre! Ci comprammo il sogno in multiproprieta' io, Mimi ed Izi. Vittoriose, uscendo dalla Consignatia andammo a berci un caffe' d'orzo che non sapeva ne' di caffe' e ancora meno d'orzo nella pasticceria del centro storico. Mentre sorseggiavamo felici il fluido non meglio specificabile dalle nostre tazze ci si avvicina Jorgos, un nostro collega greco che,sentendo da cento metri il fammigerato profumo, inquanto le tre grazie avevamo abbondato per festeggiare, ci sorride ironico " Profumooo? neeeeee? HAWAI per caso? Ma voi, povere illuse, pensate di profumarvi per andare a fare la fila per il pane?" Morale- quando le cose essenziali mancano, la ricerca del superfluo diventa un grido.di liberta'.
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