RESPIRI E PAROLE

Si dice che la casa è dove è il nostro cuore,il posto dove decidi di donare te stesso...in quella casa c'è un continuo cercarsi e ritrovarsi ogni giorno,c'è anche tanta luce perchè due anime affini risplendono alla stessa maniera...

la casa del cuore a volte la devi trovare... seguendo un viaggio infinito attraverso il cuore, le arterie e le vene che riportano al cuore... poi capisci di doverti fermare in un piccolo posticino quasi invisibile. quello dove' nascono i battiti.per risplendere devi diventare minuscolo.buona notte daianasara!

non mi è mai capitato. io le porte le prendo a spallate a prescindere, se sono socchiuse rotolo dentro @_@

hmmmm... come mai non le apri? viste le bellissime maniglie di casa tua? ps. non dico piu' niente se no qui infrango i diritti d'autore!davvero le maniglie di casa sua sono pazzescamente belle!

Auguro a tutti di trovare quella stanza dopo una lunga, lunghissima ricerca. Trovarla subito può essere bello, ma ha le sue controindicazioni. Chi è questa qui sopra che butta giù le porte? Magnum P.I. senza blog? @-@

appunto... ha chiuso le porte, quelle delle maniglie fantastiche!

io tendo a chiuderele le porte... "c'è chi ti aspetta da sempre" ma chi ti aspetta da sempre?? e poi sempre è un lasso di tempo troppo indefinito per me .... al pari di mai..io preferisco il "talvolta" .... un grande abbraccio a te ed alla tua scintillante bellezza/purezza...:)

hai ragione saggia Selv! "talvolta" si puo'essere felici e'molto meglio dell'essere "sempre" tristi.ma io credo ancora alla luce accessa dietro una fnestra. accesa da chi mi aspetta. da sempre. magari senza saperlo.

Bellissimo questo post!
Le porte e le stanze sono delle metafore affascinantissime, non a caso quando le vediamo nei sppogni, il loro significato onirico è quello degli aspetti della personalità e dell'anima...
le stanze dietro alle porte vanno guardate nei minimi particolari...attentamente!!
un bacio :**

Magari guardando dal buco della serratura.....

spione sporcaccione!
è un post serio questo!
ma pensa te...
scusalo Corina, non si recupera il Doc!

ma anche le porte vanno studiate nei minimi particolari!guardando una porta puoi intuire la stanza. Corina dixit.

Doc, guarda la porta! non il buco della serratura!

Cori, una piccola riflessione... Le porte non stanno su da sole. Attorno hanno un edificio. Se dovessi immaginare il mio ambiente abitativo, avrebbe meno porte possibili. Forse, solo due. La porta d'ingresso e quella del bagno. L'immagine che ho in mente è Fallingwater, la "Casa sulla cascata" di Frank Lloyd Wright. Gli spazi sarebbero divisi solo dai diversi livelli e terrazze interne. Si vede bene l'idea nel film "Intrigo internazionale" di Hitchcock, l'architettura organica di Wright non è altro che la lussuosa villa della spia internazionale Philip Vandamm. Le porte proteggono, ma nascondono... Dici bene tu, altre accolgono. Lo stanzino della favola di Barbablù lo sta a dimostrare. A questo proposito, mi viene da pensare che oggi la gente si protegge perché vive delle vite orribili o si protegge dall'orribile. E forse la mente umana funzione nello stesso modo. Ricordo che quando ero bambino la porta d'ingresso di casa mia era aperta come del resto le porte degli altri appartamenti, noi correvamo, giocavamo e avevamo la possibilità di usare liberamente gli spazi... E' psicologicamente curioso pensare che oggi anche gli spazi comuni di un edificio sono, da fatto, luoghi di conflitto, ma sottoposti a regole che li trasforma in terreni neutri, senza gioco né libertà di espressione. E 'immagine felice della porta a vetri che accoglie la luce è sotituita da ponti levatoi, fortezze e chivi elettroniche. E' vero chi ama dona spazio, mette a disposizione le chiavi delle proprie porte...