RETE METALLICA

DIALOGO TRA UN VIVO E UN MORTO


V-Lei che era?M-Sarebbe meglio dire chi sonoV-No, mi dispiace ma lei è morto. Lei chi era?M-Questo credo lo dovrà accertare da sé…V-Va bene…ma cosa crede che sia facile fare il vivo?Pensieri, responsabilità, beato lei che ormai…M-No guardi lei sta parlando con un morto come dice lei e poi si lamenta…A parte che potrebbe essere morto anche lei e non saperlo…V-No guardi questo lo escludo…vede che mi tocco? Il mio braccio è solido…come potrei essere morto?M-Ah bè…tocchi il mio di braccio….è solido anche il mio…e allora?V-Non mi piacciono i suoi scherzi…allora è vivo anche Lei…M-Vedo che non ha le idee chiare (sorride)V-Che cosa cerca qui?M-Anche questo penso lo dovrà accertare da se…Immagini il tempo come un corridoio, che avvolge ogni cosa e circonda ogni cosa, Lei non lo può vedere, solo ogni tanto, ma è pericoloso…Il corridoio è forte, dev’essere così ma succede che in certi punti si indebolisca, e allora il tempo può irrompere nel presente asportare cose…e anche persone.V-Come me?M-O come me…(sorride)V-Lei lo ha mai visto il tempo?M-Ah non tenti di immaginarlo…è immenso, il tempo è immenso…Immagini piuttosto la sua vita, un pezzettino così di pochi centimetri, e poi immagini il corridoio del tempo che è lungo milioni di km…Un pezzettino…Lei, il tempo e l’incognito, miliardi di kmE’ tanto tanto grande, e molto pericoloso…………………………………………………………………………………………………………..Un suono sempre più forte e fastidioso…si girò verso il comodino…7:05…per quei cinque minuti ci erano voluti mesi di perfezionamenti continui…‘mmmmmmmmmmmmmrrrrrrrrr’ un grugnito si levò da sopra il cuscino mentre il braccio insicuro spense la sveglia.Si alzò barcollante e si diresse in bagno; si guardò allo specchio come faceva tutte le mattine.Per un attimo gli sembrò di vedere un’altra persona.