RETE METALLICA

nelle valli e lungo i litorali/

attenta sai ci son gli squali/

fra numeri e fili d'erba/

c'è anche il fumo di riserva/

ti piace ciò che cresce in terra/

mentre combatti la tua guerra/

fra una grigliata ed un contrabbasso/

ti prego sai alza il materasso.

Era appena arrivato...

aveva caldo ed era stanco...e la calura non migliorava le cose...

Un salto al bar, 'caffè liscio grazie' al suo fianco aveva un buffo tizio col

cappello basso e col naso rossissimo, praticamente senza collo.

'Lei di che segno è?' come? chi è questo? che vuole...

'Lei di che segno è?' non restava che rispondere

'Acquario'

'ottimo, è il segno più fortunato questa settimana, lei adesso va a

comprare il superenalotto e vince 6 miliardi'

oh bella! e di cosa euro? lire? in effetti questo tizio poteva appartenere

al 1987 o forse 77

'si ma che numeri devo giocare?'

'quelli già fatti,lei vedrà che stasera alle otto e un quarto lei

avrà vinto 6 miliardi'

'ah grazie grazie'

certo che se in paese sono tutti così siamo a posto...

arrivò alla piazza principale, deserta, solo un uomo su una panchina

si avvicinò...

'scusi questo indrizzo...' e gli mostrò il biglietto con la scrittura di Lei

ebbe il tempo di guardarlo...sulla quarantina, molto ben vestito,

con due occhi di un azzurro fuori dal comune

'la accompagno io abito vicino...nella casa di fianco'

non un accenno a Lei che egli doveva per forza conoscere...

ma lui apprezzò questa discrezione...

'vita tranquilla qui' accennò

'si si ma si sta bene' e gli sorrise

un sorriso pacato,quell'uomo aveva un qualcosa di rilassante...

di straordinario.

'Ecco è qui' 'venga le offro un caffè, volentieri'

'no no grazie, magari domani tanto mi fermo una settimana...'

'si si capisco buonagiornata'

di nuovo quel sorriso...

La rivide finalmente, una serata bellissima e una notte magica

come nella propria vita

se ne conteranno una ventina non di più

chiacchierando accennò curioso al vicino 'che lavoro

fa il tuo vicino, è una persona distinta, di altri tempi...'

lei lo guardò stravolta, spettinata alzò la testa dal cuscino,

la camicia in seta celeste emergeva dal lenzuolo...

oddio dovevo starmene zitto, magari lo odia, odia quel vicino

chissà perchè

'vicino? quale vicino? non ci abita nessuno da 6 anni...forse 7 lì'

si senti gelare...

il mattino dopo non si fece neanche la barba, uscì di corsa

a controllare l'abitazione a fianco...

la porta era opaca, triste, il campanello portava un nome

illeggibile scolorito dal tempo, le ragnatele negli angoli della porta

in alto troneggiavano...

una sensazione di gelo lo avvolse.

e' da due giorni che tutto tac(qu)e

programmi lavori

oneri ed onori

domande e risposte

numeri e lettere

'vuoi un cappuccino?' mi fa la tipa del bar cinguettando

'no un succo alla pesca'

'ah' sembrava infastidita

beh...allora? il succo non va bene? (penso)

la mia collega in ascensore aveva un vistoso graffio sul naso

'non so mi sono svegliata così'

penso a dolci ricordi

una cavigliera che mi ferì...

a volte pure un graffio può essere una buona cosa...