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lucapagni
lucapagni il 29/08/08 alle 19:52 via WEB
----- Original Message ----- From: Luca Pagni To: c.delriccio@quirinale.it ; segreteriagabinettopresidente@senato.it ; Sent: Wednesday, August 06, 2008 5:11 PM Subject: Caro Presidente della Repubblica Italiana - Possibile rafugamento di parti dei Bronzi di Riace Caro Presidente della Repubblica Italiana, sono Luca Pagni e curo anche le pagine web dedicate ai Bronzi di Riace http://www.photographers.it/articoli/bronzidiriace.htm http://bronzidiriace.style.it/ Vi sarei grato se poteste interessarVi alla vicenda per la quale il Ministro per i Beni Culturali Sandro Bondi non ha ancora preso una posizione chiara e pubblica circa le verifiche sul possibile trafugamento di elmi, lance e scudi dei Bronzi di Riace, In occasione della nuova mostra al Paul Getty Museum con un bronzo di Urbano VIII attribuito al Bernini, vorrei poter pubblicare una dichiarazione del Ministro e del Quirinale circa gli impegni che intendono assumersi affinche' vengano compiuti accertamenti piu' approfonditi al largo di Riace, sulle anomalie metalliche riscontrate che potrebbero essere dovute a dei rifiuti ma non e' escluso che ci possano essere anche altri reperti archeologici, per cui e' indispensabile che vengano compiute delle ispezioni marine per accertare in modo inequivocabile di cosa si tratta, visto e considerato che i Bronzi di Riace sono patrimonio dell'umanità e dunque di tutti noi. Attendo un Vs. gentile cenno di riscontro. Roma 06 agosto 2008 Luca Pagni via Francesco Tovaglieri 382 sc. E 00155 Roma
 
lucapagni
lucapagni il 29/08/08 alle 19:51 via WEB
http://bronzidiriace.style.it/ Dal quotidiano "Calabria ora" di Venerdì 22 agosto 2008 Lite sui Bronzi e il dibattito chiude. Trent'anni dopo a Parghelia litigano lo scopritore Mariottini e il Professore Braghò «So­no venuto qui per parlare di cose reali e non di fantascien­za». Questa la risposta stizzita di Stefano Mariottini, il "pa­pà" dei Bronzi di Riace, se si chiedono lumi sulla polemica infinita riguardante la denun­cia di ritrovamento, trasmes­sa alla Soprintendenza di Reggio Calabria il 17 Agosto del 1972 dal sub romano, e scovata, al termine di una lunga ricerca, dallo studio­so vibonese Giuseppe Braghò. In quella denuncia, cu­stodita nel­l'Archivio storico del Museo nazionale archeologico della città dello Stretto, lo scopritore dei Bronzi parlava di «un gruppo di statue». Da qui l'inchiesta di Braghò che ha gettato mol­te ombre su quella che è stata una scoperta sensazionale nelle acque di Riace, a circa trecento metri dalla costa e ad otto metri di profondità. A trentasei anni esatti dalla sco­perta dei Bronzi, Stefano Mariottini, dell'associazione cul­turale Kouros, e Maria Teresa Iannelli, della Soprintenden­za per i Beni archeologici del­la Calabria, sono stati di scena a Parghelia per presentare i risultati preliminari delle ricerche di archeologia subac­quea condotte sulle cave. Alla re­lazione, presentata dal presi­dente della Pro loco Franco Grillo, hanno fat­to da cornice le immagini sui tratti di costa interessati. Mariottini, con la collaborazione della dottoressa Iannelli, ha spiegato come nella suddetta costa, in età romana, ci fosse­ro cave di materiale vario. «Dalle prospezioni subac­quee - ha detto Mariottini - nella zona compresa fra la spiaggia di "Michelino" e "La Tonnara" abbiamo catalogato 14 reperti e tra questi anche 4-5 colonne. In particolare, nella zona denominata "la Tonnara", abbiamo cataloga­to un ammasso di grezzi di ca­va e diciannove fusti di colon­ne». I relatori hanno poi mes­so a confronto tali risultati con altrettante ricognizioni sul territorio che va da Nico­tera a Pizzo Calabro. Si è poi parlato dell'importanza che ha avuto il mare per ciò che è riguardato il commercio in età antica, dei commerci nel porto di Hipponion e della ca­va di Calcarenite di Pizzo. Terminata la presentazione di queste ricerche, la Iannelli ha presentato al pubblico al­cuni progetti «di visita, in per­corsi misti. per la fruizione di tutte le persone interessate, in quanto le ricerche sin qui condotte sono, senza ombra di dubbio, patrimoni di tutti». La serata è poi continuata con un dibattito terminato, pur­troppo, prima del previsto. Alla prima e unica doman­da posta a Mariottini, sull'or­mai famoso documento di de­nuncia del ritrovamento dei Bronzi, ha preso la parola la stessa Iannelli affermando che la suddetta domanda «è fuori tema. Comunque, il dot­tor Mariottini - ha aggiunto - risponderà. Ma poi, vi prego, non fate più domande sui Bronzi». E' quindi seguita la risposta di Mariottini che la­conicamente ha parlato di «fantascienza». A queste pa­role , è intervenuto dalla pla­tea, ancora più stizzito, il pro­fessor Giuseppe Braghò: lo studioso vibonese autore del­le inchieste su presunti strani movimenti riguardanti la sco­perta dei Bronzi di Riace. «Fantascienza? - ha escla­mato a gran voce - Lei ha tra­dito la fiducia dei calabresi. E' da trent'anni che rovista nelle nostre sacre acque e ciò è vie­tato dalla legge ». A quel punto la dottoressa Iannelli ha subito preso la pa­rola chiedendo al presidente della Pro loco di porre fine al dibattito e quindi di chiudere la serata. Una serata che pote­va finire forse diversamente, esatta­mente trentasei anni dopo la scoperta dei Bronzi di Riace. Francesco Marmorato
 
lucapagni
lucapagni il 16/08/08 alle 18:17 via WEB
Cari amici e colleghi, ad oggi 16 agosto 2008 sono passati 36 anni dal 16 agosto 1972 quando i Bronzi di Riace furono ufficialmente scoperti. Visitate le pagine web aggiornate: http://www.photographers.it/articoli/bronzidiriace.htm e http://bronzidiriace.style.it/ Noterete che su Vanity Fair n. 32 del 16 agosto 2007 a pagina 40 l’articolo su I bronzi di Riace, era pubblicato sopra la rubrica dell’attuale Min. Sandro Bondi che fin da allora sapeva delle ricerche in corso… Saluti e salute a tutti !
 
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