Creato da aribeca il 04/11/2009

LaLuceNeiTuoiOcchi

Romanzo

 

 

L'esperienza non è ciò che mi accade

Post n°46 pubblicato il 20 Maggio 2010 da aribeca
 

L'esperienza non è ciò che mi accade, ma il significato che attribuisco
a quel fatto, il cambiamento che ne consegue, il nuovo sguardo che mi
dona, l'averlo reso criterio di giudizio per il mio presente.

Quello che mi sta accadendo in questo periodo mi renderà un uomo
migliore di quello che sarei stato.

 
 
 

Ciò che conta è l'origine

Post n°45 pubblicato il 14 Maggio 2010 da aribeca
 

Ci lasciamo sempre ingannare dalle nostre pretese. L’amore però non può avere pretese, non è legato ad una risposta, ad un riconoscimento, alla comprensione, all’esito.

Ciò a cui dobbiamo guardare non è la fine, non è il risultato, ma l’origine, la ragione per cui abbiamo realizzato quel gesto d’amore. Ciò che conta è l’origine e l’origine è necessariamente l’incontro che ha cambiato la nostra vita.

 
 
 

La luce nei tuoi occhi ancora su FidareLibri

Le foto della presentazione del 23 aprile 2010 (Incontri con l'autore - San Benedetto del Tronto - Settimana della cultura) sul sito degli editori della Federazione Italiana degli Editori Indipendenti. Ecco il link: http://fidarelibri.blogspot.com/2010/04/san-benedetto-del-tronto-presentazione.html

 

 
 
 
 
 
 
 

Incontri con l'autore Comune di S. Benedetto del Tr.

Incontri con l'autore: Comune di San Benedetto del Tronto

Grande affluenza per la presentazione de La luce nei tuoi occhi

all'interno della rassegna "Incontri con l'autore" organizzata dal

comune di San Benedetto del Tronto, all'interno della settimana

della cultura. 

 
 
 
 
 

Come può un uomo affermare la propria libertà?

Post n°39 pubblicato il 10 Aprile 2010 da aribeca
 

Un uomo per affermare la propria libertà deve necessariamente decidere di seguire ciò che razionalmente non è un bene per sè? La libertà di seguire una regola non è pari alla libertà di non seguirla? Perchè non aderiamo sempre a ciò che la realtà ci suggerisce? Una ragione applicata male, incapace di assegnare un significato alla propria esperienza, porta a vedere la realtà come ineluttabilmente posta, cioè data. Quindi, seguendo questa logica, l'unica occasione che l'uomo ha per affermare se stesso è rifiutarla. Ma è veramente così?

 
 
 

E' una presenza ciò che ci commuove

Post n°38 pubblicato il 09 Aprile 2010 da aribeca
 

E' una presenza ciò che ci commuove.
Più di tante parole è una presenza ciò che ci commuove.
Di fronte ad un uomo che incarna un modo diverso di vivere,
un modo che rende molto di più, nessuna parola, nessun discorso,
nessun proclama sulla libertà, sull'amore, sulla fede può essere
così esortante, commuovente, convincente.

L'uomo ha bisogno di una presenza.

 
 
 

Ciò che ci fa soffrire non è l’amore

Post n°37 pubblicato il 29 Marzo 2010 da aribeca
 

Ciò che ci fa soffrire non è l’amore. Non è l'amore che fa male, ma il nostro disagio di fronte a qualcosa che desideriamo e non possiamo avere... Solo la realizzazione di un nostro desiderio ci fa sperimentare la felicità. La delusione, invece, ci fa precipitare in un abisso di solitudine. Non è l’amore che ci fa soffrire, dunque, ma la delusione per un sogno irrealizzabile.

 
 
 

27 marzo

Post n°36 pubblicato il 27 Marzo 2010 da aribeca
 

E' un'evidenza che tutto questo è dono. Il battito del mio cuore, il mio respiro... la vita... Grazie!

 
 
 
 
 

Sei tu quell'Infinito che il mio cuore ardentemente desidera?

Post n°34 pubblicato il 21 Marzo 2010 da aribeca
 

Il mio cuore ardentemente desidera un Infinito. Percepisco questo Infinito. E' un'evidenza. Eppure mi chiedo: sei tu quell'Infinito che il mio cuore ardentemente desidera? Sei tu che la mattina mi fa alzare gli occhi al cielo nella speranza di incontrarti anche oggi? Nella speranza di sperimentare ancora una volta l'amore eterno? Sei tu a cui rivolgo le mie preghiere, a cui rinfaccio le mie delusioni, a cui chiedo conforto? Sei tu che ringrazio per i piccoli doni di tutti i giorni? Sei tu quell'Infinito che incontro in tutte le cose finite di questa terra? Se non sei tu allora chi è?

 
 
 

Desiderio e Speranza

Post n°33 pubblicato il 14 Marzo 2010 da aribeca
 

Non ci si può addormentare senza un desiderio e non ci si può svegliare senza la speranza che si realizzi.

 
 
 

Per ritrovare ciò che siamo occorre grattare

Post n°32 pubblicato il 13 Marzo 2010 da aribeca
 

Una pietra bianca è una pietra bianca, ma se ci spruzzo sopra il colore giallo appare gialla. Poi con il tempo il colore sbiadisce, si graffia e allora ci spruzzo sopra un altro strato di colore, magari rosso che è più scuro e così via fino al nero. Quella pietra però è una pietra bianca e nessuno potrà mai cambiarne la sua natura. Per recuperare la sua identità si deve grattare e grattare e grattare finché non andranno via i vari strati di colore.

Ecco! Quella pietra siamo noi. Noi siamo una pietra bianca sulla quale ci hanno spruzzato (e ci siamo spruzzati) vari strati di colore. Per ritrovare ciò che siamo occorre grattare. Solo così possiamo recuperare la nostra identità, ciò che veramente siamo e scoprire ciò che veramente desidera il nostro cuore.

 
 
 

Copertina

 

 

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Angela è bella e affascinante, ma non sarà mai altro che un’amica. Questo dice la realtà! Aderire al proprio destino o rifiutarlo? La domanda racchiude il dramma che deve affrontare il giovane protagonista di questa storia.

Improvvisamente, proprio nei giorni più critici della sua adolescenza, una presenza nuova si impone nella vita del ragazzo: un uomo diverso da tutti gli altri con il suo sguardo luminoso cattura l’attenzione del protagonista, dei suoi compagni e della stessa Angela, donando loro un nuovo modo di affrontare la vita.


Quale segreto è racchiuso nei suoi occhi? Tutto diventerà chiaro quando il protagonista, ormai adulto e nuovamente in crisi di fronte ad una decisione da prendere, tornerà nei luoghi dell’adolescenza per raccontare la sua storia.

 

ALESSANDRO RIBECA

 

 

Foto: Cinzia Camela Alessandro Ribeca è nato nel 1974

 a San Benedetto del Tronto (AP)

dove attualmente risiede.

 Si è sposato nel 2007 e nel 2009

è diventato papà.

 Laureato in economia e commercio, è impiegato di banca e si impegna

da anni in attività educative per i ragazzi.

 

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- A San Benedetto:
  Nuovi orizzonti, via Calatafimi
  La Bibliofila, via Ugo Bassi

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  Unicart di Liberati Vinicio, via F. Turati

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