ANTEPRIMA DEL ROMANZO
Anteprima del romanzo: ANTEPRIMA
LA LUCE NEI TUOI OCCHI
"La nostra storia era finita. Non poteva essere solo un’amicizia perché solo l’amore può fare così male quando finisce."
Gli adolescenti d’oggi, l’impresa della loro formazione, i momenti in cui tutto sembra destinato a fallire, e poi i recuperi, e chi li aiuta, e chi li realizza. E come. Presenta efficacemente tempi, ambienti e persone il romanzo La luce nei tuoi occhi, opera prima di Alessandro Ribeca, di San Benedetto del Tronto: laureato in Economia e commercio, si è fatto anche scrittore. Impegnato da anni nell’attività educativa per i ragazzi, Alessandro Ribeca usa qui lo strumento narrativo come un contributo appunto all’opera di formazione. E la storia che ne ha ricavato, oltre ad avere una sua validità di sussidio educativo, ha l’attrattiva di essere una vicenda originalmente narrata e di indubbio interesse per il lettore anche adulto e maturo. Il libro è stato pubblicato da: Edizioni Creativa, Collane Nuove voci (pagine 217, euro 14). (Da Famiglia Cristiana n. 36 del 4 settembre 2011) |
Post n°75 pubblicato il 10 Settembre 2011 da aribeca
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Post n°73 pubblicato il 06 Febbraio 2011 da aribeca
Dal sito: http://mmushroom.splinder.com/post/23934025/intervista-ad-alessandro-ribeca Intervista ad Alessandro Ribeca
1 - Domanda di rito: chi è Alessandro Ribeca? Ecco! Lo sapevo, iniziamo subito con una domanda difficile. Io vivo proprio per rispondere a questa domanda, vivo per capire chi sono, vivo per capire qual è il mio destino. In questo momento mi sento padre. Più di ogni altra definizione mi sento di risponderti così: Alessandro Ribeca è padre, di due figli, e marito. Ma qualsiasi definizione ci limita perché siamo molto più di qualsiasi definizione. In realtà, ho bisogno di un rapporto, di una relazione che mi faccia esistere che mi faccia dire “io sono”. Il punto è con chi mettersi in relazione. Chi mi realizza pienamente? 2 - Alessandro Ribeca, autore con il suo romanzo d'esordio "La luce nei tuoi La luce nei tuoi occhi si apre proprio con una domanda impegnativa: “cosa desidera il tuo cuore?”. Il protagonista di fronte a tale interrogativo si trova costretto a fare un percorso, un’esperienza, che non lo porterà a trovare risposte definitive, ma a trovare nuove domande. È lo stesso percorso che farà il lettore e che ha fatto l’autore, ovviamente. Il protagonista è un giovane ragazzo in crisi per un amore non corrisposto, è disorientato e per la prima volta si trova ad interrogarsi sul senso della vita. Per sua fortuna incontra un uomo che lo aiuta in questo suo percorso e lo illumina fino a considerare quell’esperienza un punto di riferimento in tutte le decisioni importanti della sua vita. 3 - "La luce nei tuoi occhi" è un romanzo di formazione in cui si parla di giovani in maniera fresca e genuina; ragazzi adolescenti alle prese con gli entusiasmi e le piccole crisi tipiche della loro età; giovani che, a dispetto di quanto si senta spesso in giro, sanno ascoltare. Ascoltare mi sembra una delle parole chiave del tuo romanzo, un verbo che fa da motore alle vicende vissute dai protagonisti. Dico sempre che il peccato più grave è la distrazione ed io sono un distratto incallito. Molto spesso, vivo senza consapevolezza e così la realtà e il significato degli avvenimenti mi sfuggono. Per questo nel romanzo insisto molto sulla necessità di avere un cuore aperto, disposto all’ascolto. Non si può vivere con il gomito puntato in avanti proteggendosi il volto. Staremmo sempre a respingere la realtà invece di accoglierla. Dobbiamo fare come i bambini che si stupiscono di tutto. Mio figlio non ha neanche due anni e continuamente mi chiede “questo che è?” e non si ferma mai alla prima risposta. Spesso ti chiede la stessa cosa anche dieci volte di fila. Mio figlio è intelligente (Intus Legere "Leggere in profondità"), vuole andare a fondo, vuole che le cose gli vengano ripetute più volte per fissarle meglio: questa è la natura dell’uomo. 4 - Armando, uno dei personaggi chiave del tuo romanzo, è un signore non più nel fiore degli anni che prende sotto la propria ala il protagonista e, successivamente, il resto del suo gruppo di amici di scuola. Non è una questione di età. Se parliamo di testimonianza non possiamo dire che
C’è la mia esperienza di vita. Mi sono impegnato per tanti anni nella mia parrocchia in attività educative per i ragazzi e per i giovani di Azione Cattolica. Per tanti anni l’impegno non aveva un grande senso, ero lì, percepivo la necessità di starci, ma non capivo il perché, tanto è vero che mi sono spesso allontanato da quella realtà. Poi, proprio lì, è accaduto l’ inaspettato, un incontro che mi ha donato un modo nuovo di guardare la vita. Nel romanzo non faccio altro che raccontare questo incontro, questa esperienza che necessariamente mi ha cambiato. Gli eventi, i personaggi sono di pura
Con i personaggi si è instaurato un rapporto vero come se fossero di carne ed ossa. Ho imparato a conoscerli nel tempo. Nessuno di loro mi è veramente simpatico, forse perché in ognuno rivedo me stesso: sono lo specchio della mia anima, di quello che sono o che vorrei essere. Addirittura lo stesso Armando che dovrebbe essere il punto di riferimento, lo trovo inadeguato, limitato e pieno di difetti. Eppure il bello è proprio questo: la coerenza non sta nell’ essere perfetti, ma avere un cuore costantemente teso verso Colui che è perfetto. Cercare di essere perfetti è l’inganno della nostra superbia perché non lo saremo mai. 7 - Credi che esista veramente, nella vita di ognuno di noi, una persona che abbia negli occhi una luce particolare, capace di colpirci come Armando ha fatto con il protagonista del tuo romanzo? Non è che lo credo, ma l’ho sperimentato. Nella mia vita ho incontrato queste persone eccezionali, ma questo non significa che sia per tutti così. Forse molti non hanno la fortuna di incontrarle o le hanno incontrate, ma il loro cuore era troppo indurito per accorgersene. La luce di cui parlo nel romanzo è la luce di Dio e il metodo più usato da Dio per entrare nella nostra vita è concretissimo, è l’incontro! Dio si fa presente attraverso altre persone. Questo è sconvolgente per noi perché non riusciamo ad ammettere fino in fondo che la nostra conversione possa essere il frutto di un incontro, che possa essere così concreta! E’ più assurdo convertirsi per via di un miracolo o per mezzo di un’amicizia, una compagnia? Per conversione intendo il guardare verso una nuova direzione. Non che prima guardassi in una direzione sbagliata, solo che ora ho raddrizzato la rotta, l’ho migliorata, ho punti di riferimento migliori. Non solo è sconvolgente incontrare Dio attraverso un incontro, ma è anche drammatico. E’ drammatico perché ti impone di guardare gli occhi dell’altro e vederci Dio. Guardarlo negli occhi e dire: “c’è Altro”. Queste persone portano la luce, una luce che non è loro, ma che hanno ricevuto da Dio e l’hanno ricevuta perché l’hanno accolta. Accogliere! Questa è l’unica cosa che ci è chiesta. Non siamo neanche chiamati ad amare perché da soli non potremmo amare. Un bicchiere sotto la sorgente straborda. Un bicchiere lontano dalla sorgente è un bicchiere vuoto e basta. La carità è un amore che nasce da una sovrabbondanza. Io, nella mia vita, ho incontrato persone che amano per sovrabbondanza e sono i miei punti di riferimento. La loro eccezionalità sta nell’aver accolto l’amore di Dio. 8 - Rispetto ai ragazzi di quindici, venti anni fa, cos'hanno, secondo te, i I tempi sono cambiati, ma il cuore dell’uomo è sempre lo stesso. Ci lasciamo ingannare dai mezzi di comunicazione che non sono capaci di guardare la realtà tutta e ci mostrano un paese, una società diversa da quella che veramente è. La maggior parte dei giovani sono impegnati in attività di volontariato, sono dediti allo studio, aspirano a grandi ideali. Questa è la verità e quando non è così, spesso è perché vivono un disagio. Dalla mia esperienza con i giovani posso dirti che ognuno di loro ha un grande bisogno di risposte, di amore, di punti di riferimento. Se questi ragazzi non trovano negli adulti, nei genitori, nei professori, nell’allenatore di calcio, nell’insegnante di danza, nel prete, nei personaggi televisivi, dello sport, dello spettacolo, valide testimonianze di vita, prima o poi cercheranno risposte là dove domina l’inganno dell’immediatezza e dell’effimero.
Per ora faccio corsi serali di vita: dopo il lavoro torno a casa dai miei figli e cerco di imparare da loro lo stupore per la vita. È una scuola bellissima e la auguro a tutti.
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Marco Mazzanti intervista Alessandro Ribeca su mushroom's blog: http://mmushroom.splinder.com/post/23934025/intervista-ad-alessandro-ribeca Un grazie infinito a Marco che con le sue domande mi ha dato l'opportunità di guardare, ancora una volta, dentro la mia anima... |
Post n°71 pubblicato il 15 Gennaio 2011 da aribeca
Lo stile inconfondibile di un giovane talento, le ambientazioni descritte come pennellate veloci su una tela, la storia ben raccontata, un ragazzo, Demetrio, che potrebbe essere il lettore stesso, perché è ciò che siamo tutti noi: uomini alla ricerca di una identità. Quanti spunti di riflessione...! Chi non si è mai sentito un pò come Demì? La diversità, la necessità di sentirsi accolti per quello che si è, il sentirsi continuamente in cammino perchè solo così scopriamo chi siamo. Il nostro passato dal quale non possiamo prescindere perché vogliamo sapere anche da dove veniamo. Vi allego il link: http://www.assonuoviautori.org/forum/index.php?topic=4791.0 |
Post n°69 pubblicato il 03 Dicembre 2010 da aribeca
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Post n°67 pubblicato il 25 Novembre 2010 da aribeca
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Post n°65 pubblicato il 25 Ottobre 2010 da aribeca
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Post n°64 pubblicato il 25 Ottobre 2010 da aribeca
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Se conosci le regole di un'arte, puoi fare ciò che vuoi, ma se fai ciò che vuoi senza conoscere le regole, tutto ciò che farai non sarà mai eccezionale. Quando ascolto Bach so solo che mi piace, ma non so il perchè. Un compositore che conosce le regole, la tecnica, può saperlo, io no... Ma la tecnica, nel tempo, cambia. Certo! Cambia, ma mai nessuno ha cambiato una tecnica, o una regola, senza conoscere la precedente. Se hai attitudine, se segui le regole, se riesci a stravolgerle sei un genio. |
Post n°62 pubblicato il 19 Ottobre 2010 da aribeca
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Angela è bella e affascinante, ma non sarà mai altro che un’amica. Questo dice la realtà! Aderire al proprio destino o rifiutarlo? La domanda racchiude il dramma che deve affrontare il giovane protagonista di questa storia.
Improvvisamente, proprio nei giorni più critici della sua adolescenza, una presenza nuova si impone nella vita del ragazzo: un uomo diverso da tutti gli altri con il suo sguardo luminoso cattura l’attenzione del protagonista, dei suoi compagni e della stessa Angela, donando loro un nuovo modo di affrontare la vita.
Quale segreto è racchiuso nei suoi occhi? Tutto diventerà chiaro quando il protagonista, ormai adulto e nuovamente in crisi di fronte ad una decisione da prendere, tornerà nei luoghi dell’adolescenza per raccontare la sua storia.
ALESSANDRO RIBECA
Alessandro Ribeca è nato nel 1974
a San Benedetto del Tronto (AP)
dove attualmente risiede.
Si è sposato nel 2007 e nel 2009
è diventato papà.
Laureato in economia e commercio, è impiegato di banca e si impegna
da anni in attività educative per i ragazzi.
COME ACQUISTARE "LA LUCE NEI TUOI OCCHI"
Dove acquistare la "Luce nei tuoi occhi"?
- A San Benedetto:
Nuovi orizzonti, via Calatafimi
La Bibliofila, via Ugo Bassi
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Unicart di Liberati Vinicio, via F. Turati
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Urania Due di Pompei Valerio, via Leopardi
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- Sul sito www.ibs.it
- Dal sito dell'editore: www.edizionicreativa.it
Inviato da: SemplicementeSerio
il 07/08/2010 alle 12:57
Inviato da: aribeca
il 15/07/2010 alle 10:13
Inviato da: aribeca
il 15/07/2010 alle 10:10
Inviato da: Writer_lady
il 15/07/2010 alle 09:46
Inviato da: aribeca
il 14/07/2010 alle 15:52