RICCARDOCOLAO

CONSUMATORI - SKY 2 a 0


CONSUMATORI 2 – SKY 0 Ennesimacondanna da parte dell’AGCOM per l’azienda di Murdoch  di Riccardo Colao Giunge ancora sul filo del traguardo l’ennesima condannada parte dell’AGCOM per Sky!A seguito disegnalazioni provenienti da numerosi consumatori - pervenute anchetramite la direzione Contact Center dell’Autorità nell’ultimo biennio(04-09/ 09-11) - Sky avrebbe continuato a fatturare ai propri utenti, talvoltaanche a distanza di svariati mesi, i canoni per la fruizione delservizio nonostante gli stessi avessero espresso la volontà di esercitareil diritto di recesso; ovvero, attraverso una serie di comportamentiostruzionistici, avrebbe ritardato l’esecuzione delle richieste direcesso, anche tramite l’applicazione di penali1, in caso di mancato pagamentodegli importi fatturati successivamente alle richieste medesime.Inoltre, nel proprio sito www.sky.it2 il professionista avrebbe omessodi fornire ai consumatori indicazioni precise e puntuali circa le modalità, itermini e la procedura per l’esercizio della facoltà di recesso.Al termine delle operazioni l’Autorità garante per leComunicazioni ha ottenuto una ulteriore importante vittoria che restituiscefiducia ai consumatori.In particolare è stato provato chea) la metodologia commercialedescritta al punto II, lettera A), del provvedimento, posta in essere dallasocietà Sky Italia S.r.l., costituisce, una pratica commerciale scorretta degliartt. 20, comma 2, 22, 25, lettera d),e 26, lettera f), del Codicedel Consumo, e ne vieta la continuazione;b) la praticacommerciale descritta al punto II, lettera B), del provvedimento, posta inessere dalla società Sky Italia S.r.l., costituisce, per le ragioni e neilimiti esposti in motivazione, una pratica commerciale scorretta degli artt.20, comma 2, e 25, lettera d),del Codice del Consumo, e ne vieta la continuazione.Tutto ciò promesso Sky Italia srl è stata condannata alpagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria di 300.000 € (trecentomilaeuro) per la pratica di cui al punto a); e di una sanzione amministrativa pecuniaria di 80.000 €(ottantamila euro) per la pratica a riguardo del punto b).Le associazioni dei consumatori hanno plaudito alprovvedimento che dovrebbe porre fine ad un atteggiamento irrispettoso delleregole di mercato che sta disorientando non poco gli utenti televisivi propensia percepire nelle proprie abitazioni le offerte delle pay-tv.In particolare l’azienda del tycoon Murdoch sempre secondole fonti desunte dal decreto di condanna “avrebbeimposto l’utilizzo di un numero a pagamento (199.100.400) come unico strumentoper contattare il servizio di assistenza clienti al fine di ottenere, in modoimmediato e diretto, chiarimenti rispetto alle richieste di recesso inevase ealla fatturazione del servizio, nonché al fine di risolvere disservizi e/oproblematiche di natura contabile/amministrativa. In particolare, alcuniconsumatori  hanno lamentato i lunghitempi di attesa e, di conseguenza, gli elevati costi da sostenere al fine disegnalare i disservizi riguardanti i propri abbonamenti. Secondo altriconsumatori, il servizio di assistenza non sarebbe sempre dotato di personalee/o strumenti in grado di soddisfare con rapidità le richieste dei clienti,costringendoli ad effettuare ripetute chiamate al numero a pagamento e asostenere il conseguente maggiore onere economico”.