Il progredire delle notizie politiche riporta ad una noiosità estenuante dovuta anche alla mancanza di identità e di valori morti con la fine della Prima Repubblica; una morte annunciata e desiderata dalle nuove posizioni le quali oltre ad essere mancanti di contenuti continuano a sfoggiare una irrequietezza ed una arroganza che manifesta la loro incompetenza. Arroccatisi nelle poltrone della politica senza la consapevolezza di gestirle per il bene comune continuano in litigi e discordanze senza senso.La Sinistra che avrebbe dovuto identificarsi nel Pd il quale, invece, ha disconosciuto l'eredità che le era fisiologica assumere, con la morte di Enrico Berlinguer è morta anche la sinistra non riconoscendosi in quei valori che lo Statista scomparso ha saputo identificare con la sua gente prima che con il suo elettorato, lasciando un vuoto dove si sono avvallati tentativi erronei dalla rinuncia di Natta al suo successore Occhetto; dalla nascita della "Cosa" ai tentativi successivi nelle varie "Margherita", "Pds", "Rifondazione comunista" che hanno portato ad una continua divisione mancando una visione di unità. Il lungo oblio ha portato il Pd ad assumere una connotazione sempre più vicina ad un centrodestra anziché un centrosinistra ed in effetti le sue scelte politiche sono ben lontane dalle aspettative dei meno abbienti innestando un vuoto incolmabile in quella fascia di elettorato che non si riconosce più nei suoi eletti. Non può riconoscersi in una rappresentanza che non esiste più.Anche la Destra non è ben messa. Il centrodestra ha perso la sua connotazione politica con l'inizio di un protagonismo individuale che porta sempre meno ossigeno al concetto di democrazia.Purtroppo la mancanza di una identità di sinistra è presente anche a livello europeo tirando le conclusioni per una Europa che guarda prevalentemente agli interessi finanziari invece di restare attenta alle problematiche sociali. Una tendenza che se non sufficientemente contrastata, può diventare estremamente pericolosa.
La politica ha perso la propria identità
Il progredire delle notizie politiche riporta ad una noiosità estenuante dovuta anche alla mancanza di identità e di valori morti con la fine della Prima Repubblica; una morte annunciata e desiderata dalle nuove posizioni le quali oltre ad essere mancanti di contenuti continuano a sfoggiare una irrequietezza ed una arroganza che manifesta la loro incompetenza. Arroccatisi nelle poltrone della politica senza la consapevolezza di gestirle per il bene comune continuano in litigi e discordanze senza senso.La Sinistra che avrebbe dovuto identificarsi nel Pd il quale, invece, ha disconosciuto l'eredità che le era fisiologica assumere, con la morte di Enrico Berlinguer è morta anche la sinistra non riconoscendosi in quei valori che lo Statista scomparso ha saputo identificare con la sua gente prima che con il suo elettorato, lasciando un vuoto dove si sono avvallati tentativi erronei dalla rinuncia di Natta al suo successore Occhetto; dalla nascita della "Cosa" ai tentativi successivi nelle varie "Margherita", "Pds", "Rifondazione comunista" che hanno portato ad una continua divisione mancando una visione di unità. Il lungo oblio ha portato il Pd ad assumere una connotazione sempre più vicina ad un centrodestra anziché un centrosinistra ed in effetti le sue scelte politiche sono ben lontane dalle aspettative dei meno abbienti innestando un vuoto incolmabile in quella fascia di elettorato che non si riconosce più nei suoi eletti. Non può riconoscersi in una rappresentanza che non esiste più.Anche la Destra non è ben messa. Il centrodestra ha perso la sua connotazione politica con l'inizio di un protagonismo individuale che porta sempre meno ossigeno al concetto di democrazia.Purtroppo la mancanza di una identità di sinistra è presente anche a livello europeo tirando le conclusioni per una Europa che guarda prevalentemente agli interessi finanziari invece di restare attenta alle problematiche sociali. Una tendenza che se non sufficientemente contrastata, può diventare estremamente pericolosa.