Una vita da mediano

Post N° 2


Inviato da volevo_volare_vivere il 08/08/07 @ 21:24 via WEBIsaladolce, la dolce, grazie, grazie per tutto per aver dato voce ad un coro che è anche il mio,le tue lettere dopo anni arrivano, mi conoscevi e delego ancora mamma per risponderti, ti starai chiedendo chi è questo o magari hai già capito. Si hai capito, Riccardo e Roberto, parlo anche a nome di mio fratello, sò di darti un grande dispiacere, mamma nell'ultima lettera non ti ha detto tutta la verità. Roberto stà male Isadolce, pensavamo che non sarebbe mai arrivato il verdetto, invece è come dicevi. Come hai sempre detto, ho paura, giravo qui dentro senza meta, con un altro nick, poi stamane ho letto questo tributo al mio secondo padre, non potevo non esserci, a dire che Pierino ci ha sempre amati, ci ha protetti e si scagliava contro chi, parlava male dei suoi ragazzi, adesso uomini. Il resto la lettera di nostra madre l'ultima è tutto vero. Non precipitarti ora a fare ciò che fai, è tutto sotto controllo come diceva Pierino. Infamie e calunnie dopo tanto bene dato!!! Grazie Isadolce. La nostra amica di una vita vissuta male, ed è per questo che ho scelto questo nick. Il mio abbraccio e quello di roberto ti giungano. Ti vogliamo bene. Noi siamo con te, un bacio. Riccardo.Scusa Isadolce, ci avevi risposto in privato ma vorremmo che le tue parole le potessero leggere tutti. Ciao Riky, è vero, tutte le cose che stanno accadendo adesso nella nostra mente fanno fatica a prendere una forma e soprattutto a sostituire il sorriso di Don Pierino a quello di un mostro come lo stanno facendo apparire. Io come te continuo a sperare che si arrivi alla verità ed alla vittoria in questa storia, ricordo ancora quando eravate ricoverati a malattie infettive, eravate due persone splendide, con tanti valori persi nel corso degli anni, purtroppo. Mi ricordo ancora quella notte che pioveva tanto ed io ero ancora allieva infermiera, ad un certo punto, intorno alle tre di mattina, ci giunse quella telefonata dal mulino Silla, che Roberto era scappato. Lui sapeva che io facevo le notti, tutti si erano accorti, anche tu, che i nostri occhi quando si incontravano era difficile far finta di nulla, tutte le volte che riprendevate il pulmino dopo aver fatto le terapie da noi i miei occhi e quelli di Roberto erano pieni di pioggia come quella notte, circa un'ora e mezza dopo la telefonata sentiamo suonare lì a malattie infettive, abbiamo chiamato la sicurezza quando è entrato il poliziotto c'era Roberto. Il suo abbraccio di quella notte dopo tanto tempo lo sento ancora, mi diceva io non voglio morire, ma non sono forte come Riccardo, voglio vivere, per te, per mamma, perchè voglio una famiglia, abbiamo parlato tanto quella notte, poi siamo andati a prenderci un caffè, lì all'ospedale, sotto la pioggia, visto che malattie infettive era un padiglione separato, alle macchinette ho chiesto a Roberto se voleva tornare indietro invece lui è voluto salire al sesto piano, alla cappella, si è seduto di fronte a quel Cristo e lo guardava piangendo, piangevo anche io, ricordo le sue mani che tremavano, in quella notte fredda, il suo viso rigato di pianto. Mi prese una mano dicendomi "lui può aiutarmi vero?" e poi siamo tornati a malattie infettive, la mattina dopo, quando è arrivato il pulmino c'eri anche tu. Era tanto freddo e Roberto sembrava un bambino con il viso e le mani appoggiati al finestrino, mi guardava e mi faceva "a presto" con il dito, due volte a settimana venivate da noi per i controlli. Grazie di tutto Riky, vedrai che Roberto se la caverà come ha sempre fatto. Vi voglio bene e qualche volta la penna usala anche tu per scrivermi. Scusa Isadolce scusami ancora se ho riportato qui il tuo privato ma come ci hai conosciuto tu non credo ci abbia mai conosciuto nessuno, sono ancora più schifato di quello che sta accadendo, credo sia una congiura contro Don Pierino, perchè è diventato troppo importante e forse stà rubando lavoro a tanta gente. Grazie a te ed al tuo sorriso, sono io che scrivo stavolta, non Riccardo, ce la stò mettendo tutta e l'idea di aprire questo blog è mia, adesso mi  sento forte. Roby