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la conoscenza del mondo


La conoscenza del mondo: breve storia della geografia Viaggiatori e studiosi da tavolino scrivono il sapere geografico; descrizioni rivelarono la vastità e varietà del mondo, regolando la molteplicità dei dati empirici con rappresentazioni valide per tuto il mondo conosciuto. La geografia degli antichi La geografia locale nel Neolitico per orientarsi nel territorio: le comunità umane avvertirono l’esigenza di conoscere lo spazio geografico con rappresentazioni rudimentali (canne intrecciate, incisioni sulle rocce, cortecce degli alberi).Fenici e Greci ampliano i confini del mondo. I greci conferiscono alla geografia la dignità di sapere scientifico. Tolomeo (II sec. D. C.).Cartografia romana per scopi pratici, commerciali, politici e militari.L’alto medioevo: declino delle conoscenze geografiche, abbazie monaci amanuensi cartografie mappamondi a T. Carte e scoperte geografiche tra XI e XVIII secolo. Portolani: carte nautiche.Scoperta dell’America: XVI secolo le migliori carte geografiche furono disegnate da Fiamminghi e olandese (Mercatore, 1512-1594) (Abramo Ortelio, 1527-1598).Nel XVII sec. La geografia aveva ormai lo statuto di scienza descrittiva rigorosa.Nei secoli XVII- XVIII la cartografia francese raggiunse livelli qualitativi elevati.  La geografia contemporaneaOttocento: scienza quantitativa, fatta di osservazioni oggettive, misurazioni e rilevazioni statistiche.Novecento: dimensione umanistica, scienza “interpretativa” del paesaggio.tratto da: clemente danieli, crescere nel mondo pag.294-295.