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Creato da atapo il 15/09/2007
Once I was a teacher
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MAHATMA GANDHI
"Vorrei che tutte le culture del mondo
potessero circolare liberamente intorno alla mia casa.
"Ma rifiuto che una sola di queste possa travolgere la mia esistenza."
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FINE PRIMO ATTO
Gran Canaria
Ancora a parlare di teatro. Posso dire “fine del primo atto” perché la settimana scorsa abbiamo fatto due repliche, una sera dietro l’altra, di “Rose e crisantemi”.
Sono venute molto bene: ce lo siamo sentito noi stessi attori, lo hanno confermato certi affezionati familiari e amici che ci seguono sempre, così come gli applausi del pubblico, soprattutto nel secondo spettacolo, organizzato nientemeno dal Rotary di Firenze. Fa parte di un concorso tra compagnie teatrali, chissà che non vinciamo qualcosa…
Ma ormai si parla del secondo atto, perché un’altra replica ci sarà domani sera, in un altro teatro.
Io veramente a questo punto sarei un po’ stanca: la replica di domani il regista me l’ha “strappata” a fatica, non ne avevo assolutamente voglia perché… domenica inizierà la vacanza mia e del marito a Gran Canaria!
Non andiamo in quelle isole da prima del covid, a Gran Canaria poi manchiamo da quindici anni… ne ho un bellissimo ricordo, tanto che all’agenzia abbiamo cercato l’albergo dalle parti di quello del 2010, una zona ottima vicina a tutti i servizi, spiaggia, bus, mercati ecc.
Come mai ci siamo decisi? Merito dei nostri amici di Bologna (loro sono andati anche durante gli ultimi anni), che ci hanno sollecitato e convinto: ci incontreremo là e passeremo insieme una delle due settimane.
Così in questi giorni ripassi di copione, documenti, ricerche, valigie e zaini, scelta di cosa portare per restare dentro al peso concesso in aereo… pare che non sia nemmeno molto caldo laggiù, l’eterna primavera delle isole Canarie è ormai un mito, dati i cambiamenti climatici… speriamo bene, che non piova troppo!
Poi c’è la vita normale da portare avanti, con i suoi impegni e i suoi alti e bassi…
Insomma, io stasera mi sento davvero stanca, con i bagagli mezzi fatti e ancora diverse indecisioni; domattina sono da preparare i “bagagli” per il teatro e vedere di chiudere casa, quando tornerò dopo lo spettacolo sarà tardissimo, dovrò avere la forza per struccarmi veloce, poi a nanna, domenica mattina partenza, finalmente! Conto di farmi una lunga dormita, per tutto il volo!
Penso che tornerò qui solo al ritorno dalla vacanza.
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TURNÈ
E' bella questa parola, sa di teatro, quello serio, di adrenalina da palcoscenico che si ripete ogni volta, ogni recita è uguale e differente: diverso è il pubblico che non sai mai come reagisca, diversi siamo noi attori, che siamo pur sempre umani, il vuoto di memoria è sempre in agguato, ma anche diverse espressioni, piccole variazioni nei movimenti e ogni spettacolo può riservare sorprese.
Ora, col gruppo del Camerino, sono arrivata a questo: la commedia "Rose e Crisantemi" già applaudita in primavera, poi in novembre, in vari teatri, ora continua il suo viaggio e abbiamo in cantiere diverse date: a fine gennaio due spettacoli, uno il primo febbraio, due in marzo.
E una volta di queste siamo stati chiamati al teatro Le Laudi, uno dei principali a Firenze, dove l'anno scorso andai con "Poligiano", è un bel traguardo ritornarci.
Una vera e propria TURNÈ, lo dicono tutti.
Ne sono felice, se lo merita il regista anche autore del testo, noi attori dovremmo dare il massimo, anche se c'è qualcuno che prende la cosa un po' sottogamba e mantiene poco allenata la memoria, cosi da obbligarci a fare tutti più prove.
Per me diventa faticosissimo, spero proprio di reggere fino alla fine: la schiena, la voce...
Mi sono rifornita di pastiglie e pomate... anche l'Aulin se sarà necessario!
Per fortuna non ho una parte molto lunga!
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SAPORI DI FRANCIA
Qualche tempo fa i nipoti mi ricordarono che una volta gli avevo portato dalla Francia delle caramelle buonissime… i Carambar.
- Nonna, perché non ce le hai più portate?-
E’ da un pezzo che non vado in Francia e quelle si vendono solo là, gli ho spiegato.
Poi, a casa, ho pensato che ormai su internet si trova di tutto, potevo fare una ricerca e scoprire se per caso qualche ditta li aveva importati in Italia e li vendeva on line.
Ho digitato CARAMBAR e… mi si è aperto un mondo! Non in Italia purtroppo, ma dalla Francia diversi venditori on line le avevano e non solo queste caramelle: tantissimi prodotti francesi mi sfilavano davanti agli occhi, ritrovavo delle squisitezze che avevo gustato tante volte nei miei viaggi e che da anni non potevo più assaggiare. Allora ho perso un po’ la testa: Natale si avvicinava, ho pensato di approfittare dell’occasione per farmi un regalo. I prezzi non mi parevano esagerati, bisognava aggiungere le spese di spedizione, che non sono basse, ma essendo la prima volta che acquistavo ogni azienda faceva uno sconto di benvenuto, oppure c’era uno sconto proprio per il periodo natalizio. Ma sì, non sarei andata in rovina, per una volta!
Così nel periodo natalizio in casa mia sono arrivati da varie aziende francesi diversi corrieri con enormi scatoloni, perché gli imballi erano più voluminosi dei prodotti ordinati; innanzitutto i mitici Carambar, finiti sotto l’albero dei nipoti e, aperto il pacco, accolti con grida di entusiasmo. Poi baguettes, croissants, pains au chocolat, biscotti, grandi plumcake al burro, torte provenzali alla frutta candita, patè e salse a vari gusti, salamini, piatti pronti: mi dureranno per un po’. Ho ordinato addirittura il dolce tipico dell’ Epifania francese, la “galette des rois”, una bontà di pasta sfoglia e crema alla mandorla.
Anzi, di questi ne ho ordinati due, uno per noi e uno per i nipoti, sono finiti in un batter d’occhio.
E’ stata una bella immersione nella gastronomia e nei ricordi delle mie avventure francesi, di tanti anni in cui riuscivo ad andare di là dal confine.
Ma ormai ho imparato la strada on line, quando avrò finito tutto, quando vorrò farmi un altro regalo per coccolarmi un po’...
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ROSSO NANDINA 2025
Dopo alcuni anni, abbiamo deciso di ritornare a teatro per il passaggio tra il vecchio e il nuovo anno. Abbiamo scelto lo spettacolo un po’ a caso, ma con le esperienze del passato: abbiamo dunque prenotato in un paese confinante con Firenze, pensando di evitare così la confusione rischiosa delle strade nel centro cittadino la notte di Capodanno. Il prezzo non era altissimo (al contrario dei teatri fiorentini) e comprendeva anche il brindisi di mezzanotte, con panettone e pandoro: interessante anche questa opzione, visto che in casa nostra quest’anno non abbiamo comperato spumanti o simili.
Lo spettacolo era una commedia sconosciuta, che dalla trama si presentava divertente. Sì, divertente lo era, risate ne provocava, ma non è proprio stata un capolavoro, direi una delle commedie più brutte che io abbia mai visto, storia un po’ sconclusionata, passaggi repentini dal grottesco al serio, recitazione spesso sopra le righe, esagerata. Il gruppetto di attori non è neppure una compagnia, non ha nome sulla locandina, a questo punto mi chiedo dove li abbiano pescati.
Comunque un po’ di risate le abbiamo fatte e ci accontentiamo. Migliori dello spettacolo erano il panettone e il pandoro della mezzanotte, mediocre lo spumante, ma a me ne basta un goccio giusto per alzare il bicchiere.
Lo spettacolo migliore, e a sorpresa, invece c’è stato dopo la mezzanotte. Pensavamo che fosse un paese tranquillo?
Il teatro è nella piazza principale, il paese è una delle CHINA TOWN attorno a Firenze, i Cinesi hanno la tradizione dei fuochi artificiali: bene, hanno preparato e fatto esplodere, sulla piazza e nelle vie circostanti, un mucchio di petardi e fuochi artificiali che si alzavano tutti intorno, nel cielo, tra le case, riempiendo di botti, luci, colori, fiammate. Uno spettacolo grandioso… ma anche pericoloso. Tanto che pochi si sono azzardati a uscire dal teatro per buttarsi in mezzo, la maggior parte, come noi, sono rimasti nel grande atrio e nel bar, dietro alle vetrate, a guardare senza correre rischi. Anche se con certi botti che facevano tremare tutto mi era venuto il pensiero che se i rompeva una vetrata…
Non so se quel Comune avesse emanato ordinanze anti-botti, ma so che nei quartieri abitati dai Cinesi succede empre così, indubbiamente ci sanno fare perché tra i feriti del giorno dopo non ho mai sentito dire che ci fosse qualche Cinese!
Così i fuochi artificiali inaspettati hanno riscattato lo spettacolo mediocre.
Questa mattina ho avuto un bel da rispondere agli auguri di tanti amici e conoscenti. Ancora una volta ho deciso di farlo con le nandine. Queste piante che nel mio giardino prosperano, nonostante la nostra mancanza di cure, in inverno si riempiono di grappoli di bacche rosso vivo. Sono un cibo molto apprezzato dagli uccelli, così può succedere che, visti nuovi grappoli, dopo pochi giorni siano già desolatamente spogli, con solo i piccioli rimasti. Allora ogni anno, verso la fine di dicembre, in un giorno di sole e di luce favorevole, con grappoli maturi, io scatto qualche foto alle mie nandine, tra i bei contrasti del rosso delle bacche col verde più o meno scuro delle foglie, a volte anche con sfumature arancione, se fa molto freddo.
Ormai è diventata una mia piccola tradizione in questa casa col giardino, ho foto di nandine già da vari anni.
E le foto più belle le uso per accompagnare gli auguri a familiari e amici su Whatsapp, le pubblico sulla mia pagina facebook. Le pubblicherei anche qui, ma Libero ha complicato la vita a pubblicare proprie foto, per fortuna in rete se ne trovano…
AUGURI di BUON ANNO
color rosso nandina!
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DOPO NATALE
E' finito il calendario dell'Avvento, un po' mi manca.
Era diventata una piacevole abitudine: appena alzata e acceso il cellulare correvo a vedere se la regista aveva pubblicato sul gruppo whatsapp la lettura del giorno, la ascoltavo subito, commentavo mentalmente chi aveva letto, le pause, le parole più o meno scandite...
Tutti ci siamo impegnati molto, in aggiunta certe correzioni per merito della tecnologia hanno tolto errori, insomma, è venuto un bel lavoro. Appena mi era possibile lo inoltravo a certi miei gruppi e amici affezionati, su whatsapp e su facebook, da youtube lo mettevo qui, se il libro non lo conoscevo andavo a cercarne la trama per eventuali mie prossime letture: era diventato quasi un lavoro, da fare ogni giorno.
E ora mi manca, ma tutto ha una fine e resta la soddisfazione.
Che Natale è stato quest'anno? Anticipato di un giorno, perchè Riccardo "passava" alla mamma martedì sera e il 25 mio figlio con la compagna partivano per qualche giorno di vacanza a Napoli.
Così ci siamo ritrovati il 24 da mia figlia per il pranzo dei "Bimbi-Natale".
Io continuo a chiamare così il nostro raduno familiare, ma ormai di bimbi ne è rimasto uno solo, Cesare, gli altri sono tre ragazzini alti e sottili e una ormai signorinella che a dieci anni e mezzo gradisce in regalo vestiti e braccialetti piuttosto che giocattoli. E Babbo Natale dei nonni si adegua, con le buste di denaro così che ognuno si compra ciò che vuole, di suo gusto.
E' stata una bella festa, tante buone cose da mangiare, ognuno ha portato le sue specialità: noi nonni due piccoli tacchini ripieni, una ricetta mezza seguita mezza inventata, ma venuto buonissimo e abbondante da congelarne un bel po' di avanzi. Finalmente qualche ora per ritrovarsi tutti insieme, per scambiarsi le novità delle famiglie, gli aggiornamenti, i consigli, i racconti di imprese e di ricordi; io meditavo che i nipoti crescono, vedono volentieri i nonni, ma non corrono più a farsi coccolare, sono autonomi, lasciano gli adulti in chiacchiere e vanno in altra stanza a collaudare i doni arrivati di maggior interesse: quest'anno un gioco tipo tiro a segno che spara delle palline seminandole per tutta la stanza, compreso sotto i mobili per la gioia del doverle poi ritrovare tutte.
Mi sentivo come quando mi accorgevo che crescevano i figli: ora tocca ai nipoti, non me li godrò più come nel passato, non saranno più "piccoli", incantati da una fiaba, una filastrocca, un saltellare sulle ginocchia. Quei tempi si vorrebbe che non finissero mai, io poi mi sento defraudata dai due anni di covid in cui ci siamo potuti vedere pochissimo, quasi interrotti i rapporti e dopo... certi tempi erano definitivamente perduti.
Questa è stata un po' la malinconia del mio Natale, ma non la sola: c'è qualcos' altro in me che non va, mi fa sentire insoddisfatta: la serenità che ho avuto nei mesi scorsi è spesso lontana, sono riemerse situazioni del passato che mi hanno messo in crisi, mi fanno sentire inadeguata e colpevole anche inconsciamente o senza volerlo: riaverle davanti agli occhi e nella mente non mi aiuta. I problemi di salute non ancora risolti credo che appesantiscano la situazione, ora si avvicina la fine dell'anno e vengono tempi di bilanci...
Come andrà a finire?
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"CANTO DI NATALE"
L'Avvento dei libri si conclude con un classico!
BUON NATALE A TUTTI!
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"SE I GATTI SCOMPARISSERO DAL MONDO"
Per gattofili... o forse no?
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"IL PIU' GRANDE UOMO SCIMMIA DEL PLEISTOCENE"
Torniamo indietro nel tempo, molto indietro!
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"MI LIMITAVO AD AMARE TE"
Oggi c'è un bambino che cerca la sua mamma.
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"I GIORNI DEL GIUDIZIO"
Leggere sull'estate in dicembre
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"COME L'ARANCIO AMARO"
Una storia siciliana, un libro di successo
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"UN GRAMMO DI FELICITA' AL GIORNO"
E chi non lo vorrebbe!
Ma esiste la ricetta?
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"NOVELLE TOSCO-BROZZESI"
Si gioca in casa:
sono novelline di un tempo, conosciute a Brozzi,
il quartiere del nostro gruppo di teatro.
Oggi leggo anch'io, ma non da sola.
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"IL FILO INFINITO"
Oggi viaggiamo nello spazio e nel tempo.
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"LA BALDISSERA"
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"CHIAMAMI SOTTOVOCE"
Oggi sono io la lettrice!
Non conoscevo questo libro,
quando mi hanno affidato la lettura sono andata a cercare la trama:
interessante, lo metto nella mia lunga lista di libri da leggere!
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Inviato da: atapo
il 26/07/2024 alle 23:10
Inviato da: la.cozza
il 10/07/2024 alle 09:57
Inviato da: atapo
il 23/03/2024 alle 19:21
Inviato da: lalistadeidesideri79
il 15/03/2024 alle 11:02
Inviato da: atapo
il 21/01/2024 alle 23:41