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« DURERA' ?ADDIO PICCOLI PRINCIPI »

FRANCESE PER CUCCIOLI... c'est fini?

Post n°1097 pubblicato il 12 Aprile 2014 da atapo
 

 

IMPREVISTI

 


 

Nel periodo di internet-oscuramento ci fu la rappresentazione teatrale, ultimo incontro del mio corso ai Piccoli Principi.

Spettacolo... al cardiopalma, come non mi era accaduto mai!

Le avvisaglie, se ci avessi creduto, c'erano già alla lezione precedente, che sarebbe stata l'ultima prova, quella generale: ebbene, voilà due assenti, ammalati! Due su dieci... qualche problemino si creava, gli altri dicevano: “Come faremo se mancano anche per lo spettacolo? Dovremo toglierne un pezzo, bisognerà trovare come sostituire...”

Questo loro essere così propositivi mi lusingava, se erano ottimisti loro perché non dovevo esserlo io? E le alternative che proponevano erano interessanti...

Ma ecco la crisi di panico: una bambina molto timida, insicura, con problemi gravi di dislessia e disgrafia, a causa di un rimprovero sgradevole e cattivo di un insegnante, si sentiva una nullità e dichiarava che non sapeva niente e non ce l'avrebbe mai fatta... C'era voluto molto impegno per rassicurarla e farle tornare il sorriso...

E finalmente il 2 aprile, giorno della grande prova!!!

Gli assenti si ripresentano, per fortuna! Però... una dei due assenti, forse proprio per il fatto che aveva saltato la prova precedente, forse perché anche lei ha qualche problema, forse perché ci svela che la sua mamma le ha detto che non verrà a vederla... ecco, non VUOLE PIU' fare nulla, dice che non ricorda la parte e che non reciterà!!!

Altra opera estenuante di convincimento e rassicurazione, da parte mia e dei compagni... Io prego dentro di me che a questa piccola disperata non si unisca per simpatia anche la disperata della volta precedente, perché si sa, i bambini si contagiano facilmente!

Finalmente riusciamo a rassicurarla e possiamo entrare nell'auditorium-teatro... ci è rimasta mezz'ora scarsa per vestirci e ripetere i punti dello spettacolo più... a rischio: quelli per rivedere in azione gli assenti della volta precedente, il balletto dei pesci dove rimane sempre una persona che si ostina a girare per i fatti suoi... Tutto è pronto, lo stereo che mi ha accompagnato in questi anni è stato controllato...

Quest'anno puntiamo molto su un iniziale effetto-sorpresa: mentre il pubblico entrerà, sulla colonna sonora dello spettacolo i bambini seminascosti faranno le bolle di sapone, poi spenta la musica e riposte le bolle canteranno una canzone mentre la carpa “nuoterà”, muovendosi sul palcoscenico con quell'andatura da pesce che abbiamo cercato di imitare e definito tutti insieme... A loro questo inizio così particolare piace molto...

Ebbene, lo stereo CI TRADISCE !!!

Non parte, non funziona, i bimbi sono lì con i barattolini di bolle aperti, pronti a soffiare... nulla!!! Silenzio, il pubblico entra e niente effetto di meraviglia...

Immaginate il nostro nervosismo che sale, le domande sussurrate dei bambini delusi: “Che succede? Perchè? E le bolle le facciamo o no?”

Mio marito (che è venuto per farci il filmino) e il babbo di un alunno provano e riprovano, scoprono sconsolati che lo stereo è PROPRIO ROTTO! Si è appena rotto, dieci minuti prima funzionava! Bisogna correre dalla bidella e farne cercare un altro... I due che la bidella aveva in un armadio risultano entrambi rotti, lei va a prenderne un terzo in una classe...

Finalmente si può iniziare... la musica... le bolle... e lo spettacolo si avvia, ma ormai l'incanto è perduto e siamo anche terribilmente in ritardo!

Accompagnamenti sonori ne abbiamo avuti sovrabbondanti perché un “fratellino” piccolo ha gridato quasi di continuo, la mamma non ce la faceva a tenerlo buono e non l'ha portato fuori, per non perdere la recita del suo “attore”, quindi non è stato facile, ma i Piccoli Principi hanno messo tutto il loro impegno, anche se l'emozione e la timidezza di alcuni erano evidenti. In compenso qualcun altro è stato veramente bravissimo, aveva imparato alla perfezione tutto e non ha avuto bisogno di nessun aiuto. Il balletto poi mi ha dato una grande soddisfazione, si sono mossi e fermati tutti nei momenti giusti! Alla fine abbiamo dovuto smobilitare in fretta perché avevamo fatto tardi e la scuola si doveva chiudere. Io ero distrutta per la tensione... forse anche per questo nei giorni dopo mi sono ammalata.

Tra il pubblico c'era una professoressa con cui lavoro al Cidi nel gruppo di intercultura; pochi giorni dopo avevamo uno dei nostri incontri periodici e abbiamo riparlato di questo spettacolo. Mi ha detto che era stato molto bello e ricco, comprensibile nonostante il piccolo urlatore di sottofondo, che gli attori avevano espresso con chiarezza e spontaneità attraverso la mimica le emozioni della storia. In effetti proprio sul come esprimere le emozioni avevo cercato di lavorare nei giochi teatrali di quest'anno e si sa che poi la timidezza nel giorno dello spettacolo rende più difficile ricordarsi di atteggiare il viso e il corpo secondo le espressioni giuste...

Alcuni insegnanti delle classi da cui provengono i miei “attori” mi hanno chiesto di ripetere lo spettacolo in orario scolastico, per mostrarlo ai compagni. Dopo sette anni che faccio queste esperienze, è la prima volta! Ne sono contenta naturalmente, ma rifarlo a distanza di tempo non è semplice... occorre rivedere il tutto, riprovare in orario scolastico... e mica sono adulti, queste attività con i bambini sono molto delicate.

Lunedì prossimo andrò a fare un sopralluogo a scuola per valutare se la cosa è fattibile...

Non ho foto dello spettacolo, però mi sembrano carine queste... emozioni, dagli incontri preparatori...

  

la tristesse et la joie

 

  

la peur et la colère

 
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