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BAMBINI


 ANGELITA Oggi, 20 novembre, è l'anniversario della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, uscita nel 1979. E' a questa data che si fa riferimento, insieme ad un'altra data: 1944, nelle scritte alla base del monumento ad Angelita di Anzio.Curiosa coincidenza! Come ho scritto nel post precedente, una settimana fa ero davanti a quella scultura, che mi aveva colpito per la sua grazia: la bambina che sembra giocare con i gabbiani...un'immagine di serenità, di gioia...Ricordavo vagamente la storia, non ricordavo come fosse finita, o probabilmente avevo cancellato dalla mente il suo finale tragico...Allora ho cercato notizie nei giorni successivi: era una piccola di quattro-cinque anni trovata da un soldato delle truppe anglo-americane sulla spiaggia al momento dello sbarco nel 1944. Sola, terrorizzata, non riusciva a dire nemmeno come si chiamasse, quindi le fu dato il nome Angelita e fu affidata ad una crocerossina al seguito dell'esercito, affinchè la accudisse. Pochi giorni dopo però vi fu un pesante bombardamento tedesco su questo gruppo appena sbarcato, nel corso del quale morirono tragicamente entrambe, la bimba e la donna.C'è chi dice che sia una leggenda, non ci sono documenti scritti di questa storia che comunque è molto radicata nella memoria collettiva della gente di Anzio. Forse, vera o inventata che sia, Angelita racchiude in sè le storie e i destini tragici di tutti i bambini che sono travolti dalla guerra, tutte le possibilità di piccole vite innocenti annientate tra le sofferenze o che, anche se sopravviveranno, ne rimarranno pesantemente segnate...Nel 1979, l'anno internazionale del bambino, il suo ricordo diventò un significativo monumento di bronzo sul lungomare della città di Anzio da dove la sua storia si era sparsa in tutto il mondo, attraverso una canzone...per un desiderio, un augurio, una grande speranza che tutti i bambini riescano ad essere felici e a volare alti verso la pienezza della vita.Ho voluto scegliere questo racconto per oggi, con la tristezza di sapere che ancora questa speranza è troppo lontana dall'essere realizzata, con il mio impegno, di persona che sta spesso con i bambini e che ama stare in mezzo a loro, per riuscire a dargli ciò che li possa far crescere sereni e, magari, anche felici.